Bilancio ESG: come renderlo coinvolgente per gli stakeholder
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    Bilancio ESG: come renderlo coinvolgente per gli stakeholder

    Che cosa prevede la nuova Direttiva CSRD nell'ambito del reporting di sostenibilità? Scopri in questo articolo le ripercussioni sugli obblighi aziendali. Approfondisci con le Pillole dall'Oasi, la Digital Academy di 3Bee per i Professionisti della Sostenibilità.

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    05/09/2023Di Elena Fraccaro
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    05/09/2023Di Elena Fraccaro
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    La rendicontazione di sostenibilità per le imprese

    La “rendicontazione sostenibile” è uno tra i principali temi con cui le aziende e le organizzazioni devono confrontarsi oggi. Molto spesso però, le informazioni a disposizione delle imprese sono frammentarie, perché tutto ciò che ruota attorno alla sostenibilità - dalle normative agli indicatori - è in costante evoluzione e quasi ogni paese del mondo tende ad adattare le direttive internazionali al proprio contesto di riferimento. Un esempio eclatante è il Bilancio o Report di Sostenibilità, uno strumento che le aziende e le organizzazioni possono utilizzare per comunicare in modo trasparente le loro attività e le loro performance in materia di sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Sebbene non esista un’obbligatorietà universale in merito alla redazione di un report di sostenibilità, in molti paesi sono in vigore direttive di rendicontazione non finanziaria vincolanti per determinate categorie di imprese.

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    La nuova direttiva CSRD e il reporting di sostenibilità

    La normativa sulla rendicontazione è molto evoluta negli ultimi anni, con una nuova direttiva recentemente emanata dall’Unione Europea: la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), che va a sostituire la vecchia Non Financial Reporting Directive del 2016, dove l’obbligo riguardava solo le grandi imprese con più di 500 dipendenti che costituiscono enti di interesse pubblico (società quotate). La nuova Direttiva CSRD, che dovrà essere recepita entro 18 mesi da tutti i paesi membri, prima di tutto cambia il nome del report da “Non-finanziario” a “di Sostenibilità”, ma il cambiamento più importante riguarda l'estensione dell’obbligatorietà. Con la direttiva pubblicata il 16 dicembre 2022 sulla Gazzetta ufficiale UE ed entrata in vigore il 3 gennaio 2023, l'obbligatorietà toccherà poco più di 10.000 aziende a livello indiretto, ma arriverà a coinvolgere più di 120.000 aziende in Italia. Il tema del reporting diventerà dunque un tema cruciale per un gran numero di aziende.

    nuova Direttiva CSRD
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    L’importanza della trasparenza per gli stakeholder

    Rendere il bilancio di sostenibilità trasparente per gli stakeholder sarà una delle principali sfide per le aziende. Se da una parte è vero che l’obbligatorietà permetterà un confronto perché avremo a disposizione dati comparabili e standardizzati delle varie aziende, dall’altro lato non possiamo dimenticare che il report di sostenibilità, grazie a questa normativa, diventerà sempre di più un documento contabile insieme a bilancio, conto economico e rendiconto finanziario. Ciò significa che, col tempo, questo documento potrebbe diventare meno comprensibile per tutti gli stakeholder. Se le aziende vorranno continuare a comunicare al pubblico, dovranno quindi individuare degli strumenti di comunicazione che permettano di riprendere alcune informazioni dal bilancio, ma che siano adatti a una fruizione meno tecnica. Probabilmente in futuro nasceranno delle best practice di nuovi strumenti di comunicazione del report di sostenibilità, a seconda del target a cui si vuole rendicontare.

    trasparenza stakeholder

    Il ruolo del Sustainability Manager: come cambia?

    Ad oggi in molte aziende il report di sostenibilità e le attività ad esso connesse ricadono in diverse funzioni aziendali, dal marketing alle relazioni esterne, dalla finanza alla comunicazione. Il più delle volte le aziende hanno nominato un profilo in una di queste funzioni che ha preso l’ownership del report e delle varie attività: il Sustainability Manager. Dal punto di vista della Governance aziendale, con l'obbligatorietà della rendicontazione di sostenibilità, si pongono interrogativi sul ruolo del Sustainability Manager e sulle attività che gli saranno delegate. La strategia di sostenibilità dovrà essere integrata con il processo di rendicontazione, ma è importante garantire che la sostenibilità non diventi semplicemente una sottoposta dell'adempimento delle normative e che sia un elemento centrale nell'approccio aziendale verso la responsabilità sociale e ambientale.

    Sustainability Manager
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    Pillole dall’Oasi - La Digital Academy di 3Bee

    Reporting di sostenibilità: cosa cambia con la nuova Direttiva CSRD? In che modo si ripercuote sugli obblighi aziendali? Come rendere il bilancio di sostenibilità più fruibile per gli stakeholder? Per rispondere a queste domande, e non solo, abbiamo lanciato il progetto Pillole dall'Oasi: la Digital Academy di 3Bee per i Professionisti della Sostenibilità, realizzata in collaborazione con Neutralia e Italian Tech Academy. Un percorso composto da 12 moduli dedicati alla formazione su tematiche legate alla sostenibilità d'impresa, con il coinvolgimento di 23 esperti appartenenti al mondo della ricerca, dell'innovazione, del business e della finanza. Un'opportunità non solo formativa, ma di ingresso in una community esclusiva per ricevere aggiornamenti mensili sulle novità del mondo della sostenibilità. Vuoi rendere tangibile l'impegno verso la salvaguardia dell'ambiente e assicurare la migliore formazione ai tuoi collaboratori?

    05/09/2023Di Elena Fraccaro
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