Strumenti di calcolo dell'impatto per il bilancio ESG
Sostenibilità e greenwashing sono temi sempre più caldi per le imprese. Scopri la nuova Direttiva sui claim Green e approfondisci gli strumenti di calcolo dell'impatto per il tuo report di sostenibilità scaricando la guida pratica di 3Bee.- Torna suSu
Sostenibilità e Greenwashing: la sfida per le imprese
In un mondo in cui la preoccupazione per la
Le preferenze dei consumatori: sostenibilità in primo piano
Le
Comunicare la sostenibilità: l'importanza della trasparenza
La
La pratica del greenwashing: cause e conseguenze
Le pratiche di marketing e comunicazione che attribuiscono un’immagine ecologica falsata ai prodotti o servizi sono conosciute come “
La Direttiva sui Claim Green: trasparenza e valutazione
Il 22 marzo 2023, la
Gli strumenti di calcolo dell'impatto
Per ottenere
Strumenti di calcolo dell’impatto: la guida di 3Bee
In questo contesto,
Domande Frequenti
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Greenwashing e imprese: quali sono le sfide da affrontare?
Le imprese devono adottare sempre più misure per ridurre il loro impatto ambientale se vogliono rimanere competitive. In tutti i 27 Stati Membri dell’Unione Europea l’offerta di prodotti e servizi sostenibili è in aumento. Purtroppo, però, anche il fenomeno del greenwashing si sta diffondendo sempre di più. La pratica è definita come “Presentare un’immagine pubblica responsabile dal punto di vista ambientale in modo infondato o fuorviante, spesso attraverso la formulazione di affermazioni ambientali poco chiare o poco supportate da evidenze solide.” Ciò significa che non tutte le informazioni sulle pratiche sostenibili comunicate dalle imprese sono veritiere e/o facilmente verificabili. Come è ormai ben noto, il greenwashing mina gravemente la fiducia del mercato e causa un danno enorme a tutte quelle imprese che, invece, si impegnano realmente ad essere sostenibili.
Quali sono le cause e le conseguenzee del greenwashing?
Le pratiche di marketing e comunicazione che attribuiscono un’immagine ecologica falsata ai prodotti o servizi sono conosciute come “greenwashing”. Queste pratiche comprendono l’uso di etichette e certificazioni ambientali non verificate, così come l’uso di claim sostenibili che non sono sostenuti da un effettivo cambiamento o impegno. Le imprese tendono a fare greenwashing per sfruttare la crescente attenzione verso le tematiche ambientali e, di conseguenza, per aumentare le vendite, attirare nuovi clienti e migliorare la loro immagine pubblica, senza dover necessariamente impegnarsi in azioni concrete per ridurre l’impatto ambientale delle loro attività. Il risultato? Il mercato diventa scettico e diffidente nei confronti delle affermazioni di sostenibilità delle imprese. Il greenwashing può avere ripercussioni anche in fase di redazione del bilancio di sostenibilità ESG, che deve rispettare la normativa e gli standard di rendicontazione e non essere un documento vago e poco preciso.
Cosa prevede la Direttiva sui Claim Green?
Il 22 marzo 2023, la Commissione Europea ha presentato la proposta di Direttiva sui Claim Green (n. 85/2023), con lo scopo di regolamentare in modo più concreto le dichiarazioni di impatto ambientale e contrastare, di conseguenza, il greenwashing. La Direttiva ha origine da uno studio condotto negli scorsi anni dalla stessa Commissione, il quale ha rilevato che su 150 affermazioni relative alle caratteristiche ambientali dei prodotti il 53,3% risultano “vaghe, fuorvianti o infondate”. Per evitare che le dichiarazioni false alimentino la diffidenza tra clienti e consumatori e creino disuguaglianze tra le imprese, la Direttiva prevede misure specifiche per garantire la trasparenza e la veridicità delle informazioni sulla sostenibilità dei prodotti e dei servizi offerti. Dalla Direttiva emerge in modo chiaro che ciò che il mercato richiede non sono, per esempio, ulteriori etichette da apporre sui prodotti, ma informazioni obiettive e confrontabili (nel tempo e tra paesi diversi).
Quali sono gli strumenti di calcolo dell'impatto?
Per ottenere informazioni oggettive e comparabili sull’impatto ambientale, è necessario utilizzare strumenti di calcolo validi e riconosciuti a livello internazionale come il Life Cycle Assessment (LCA) e la Carbon Footprint (CF). In generale, LCA e CF vengono utilizzati per valutare l’impatto ambientale di un prodotto, un servizio, un’attività o un processo, in termini di uso delle risorse naturali, emissioni di gas serra, inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo, generazione di rifiuti, consumo di energia e così via. Questi strumenti si legano ai temi relativi al reporting di sostenibilità e sono fondamentali poiché consentono di valutare tali impatti durante l’intero ciclo di vita, dal processo di estrazione delle materie prime, alla produzione, al trasporto, all’uso e allo smaltimento. Ciò permette alle imprese di monitorare i loro impatti, identificare opportunità di miglioramento e fornire informazioni veritiere sulla sostenibilità di ciò che producono e offrono.