Migliorare la resa agricola assorbendo anidride carbonica

    Lo studio, incentrato su frumento, mais e pomodori, del tutto Made in Italy, è stato coordinato dal professor Stefano Amaducci, della Facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali, dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, poi pubblicato sull'autorevole rivista Agronomy.
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    anidride carbonica CO2

    Lo scenario

    L’anidride carbonica (CO2) è uno dei principali gas serra responsabili del riscaldamento globale e dei cambiamenti climatici, è naturalmente presente in atmosfera e normali livelli di gas serra sono necessari per garantire il mantenimento di una temperatura media, quindi della stessa vita sulla terra. La quantità presente attualmente, insieme ai trend sulle emissioni, ci mettono però in allerta. Il settore alimentare, in particolare, è uno dei più impattanti riguardo ai cambiamenti globali. Oltre al consumo di suolo, la produzione di cibo è responsabile di circa il 30% delle emissioni annuali di gas serra. Per venire incontro all’Accordo di Parigi e affrontare questa sfida, è necessaria una rivoluzione nel settore alimentare.

    suolo

    Il suolo: un tesoro nascosto

    Diversi studi indicano che, a livello mondiale, il suolo ha perso fino a 130 miliardi di tonnellate di carbonio (nei primi due metri), da quando l’agricoltura è stata introdotta nelle antiche società umane, circa 12.000 anni fa. Ma il carbonio non è solo una minaccia, è anche una risorsa preziosa. La presenza di materia organica nel suolo, costituita da catene di carbonio, è essenziale per migliorarne la struttura e renderlo più fertile, oltre ad aumentare la capacità di assorbire l'acqua. Pertanto, lo stoccaggio di anidride carbonica, oltre a mitigare gli effetti del cambiamento climatico, può incrementare la resa agricola.

    carbon farming

    Agricoltura rigenerativa e Carbon Farming

    Stoccare la CO2 nel suolo, aiuta quindi a ridurre la quantità di CO2 nell'atmosfera.
    Il nome di questa pratica deriva dall’inglese "Carbon Farming", ed è una vera e propria strategia di gestione del suolo e delle colture volta ad assorbire e conservare il carbonio nell'ambiente agricolo, principalmente grazie ad un certo tipo di vegetazione, che utilizzando la fotosintesi è in grado di assorbire più anidride carbonica di altra. E mentre nuove policy si muovono verso l’incentivazione di queste pratiche fornendo compenso agli agricoltori, studi come quello del professor Amaducci aprono le porte a nuove frontiere di guadagno e sostenibilità. Oltre al carbonio, anche azoto e fosforo possono essere immagazzinati nel suolo grazie a queste pratiche.

    campo agricoltura

    Lo studio del professor Amaducci

    Il professor Amaducci ha condotto un esperimento iniziato nel 2007 con la coltivazione di tre specie erbacee (miscanto, panico vergato e arundo) e tre specie arboree (pioppo, salice e robinia), destinate alla produzione di biomassa per l'energia e biomateriali, per poi proseguire con l’allocazione di specie annuali, come la soia e il frumento, destinate all’industria alimentare. Dopo 13 anni di esperimento, è stato registrato un aumento medio della sostanza organica del suolo di oltre una tonnellata di carbonio per ettaro all'anno. Un successo che dimostra il potenziale della nostra terra di accogliere l'anidride carbonica e trasformarla in una risorsa preziosa per l'agricoltura. L'alternanza di specie garantisce un assorbimento di sostanze dal terreno diversificate e questa pratica funziona anche per le piante in grado di sequestrare grandi quantità di carbonio. Inoltre, contribuisce a mantenere un un elevato livello di biodiversità, essenziale per la salute dell’ecosistema agricolo.

    Oasi 3Bee

    Azioni e soluzioni: l'approccio di 3Bee

    Nel contesto del cambiamento climatico, è fondamentale adottare soluzioni innovative in ogni settore. Pratiche sostenibili ci permettono di trovare soluzioni in termini di adattamento e mitigazione. In 3Bee sviluppiamo tecnologie per la tutela della biodiversità, tra cui Flora - in collaborazione con ESA - e offriamo servizi come Element-E - il primo indice di biodiversità certificato - che insieme agli assessment di biodiversità permettono di monitorare e migliorare la biodiversità, rendendo sostenibili campi agricoli, sedi di lavoro e impianti produttivi. Tramite la creazione di Oasi della biodiversità, ci impegniamo con i nostri partner nella tutela e rigenerazione degli ecosistemi, contribuendo agli obiettivi dell’agenda 2030. L'innovazione è fondamentale per un futuro più sostenibile: solo attraverso un'azione congiunta, abbracciando tecnologia e impegno per la biodiversità, possiamo creare un futuro in cui l'agricoltura sia un'alleata nella lotta contro i cambiamenti climatici.

    Di Elena Fraccaro29 giugno 2023
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    Domande Frequenti

    Hai dei dubbi o altre curiosità su questo articolo? Qui troverai spunti

    Che cos'è l'anidride carbonica?

    L’anidride carbonica (CO2) è uno dei principali gas serra responsabili del riscaldamento globale e dei cambiamenti climatici, è naturalmente presente in atmosfera e normali livelli di gas serra sono necessari per garantire il mantenimento di una temperatura media, quindi della stessa vita sulla terra. La quantità presente attualmente, insieme ai trend sulle emissioni, ci mettono però in allerta. Il settore alimentare, in particolare, è uno dei più impattanti riguardo ai cambiamenti globali. Oltre al consumo di suolo, la produzione di cibo è responsabile di circa il 30% delle emissioni annuali di gas serra. Per venire incontro all’Accordo di Parigi e affrontare questa sfida, è necessaria una rivoluzione nel settore alimentare.

    Che cos'è il Carbon Farming?

    Il "Carbon Farming" è una vera e propria strategia di gestione del suolo e delle colture volta ad assorbire e conservare il carbonio nell'ambiente agricolo, principalmente grazie ad un certo tipo di vegetazione, che utilizzando la fotosintesi è in grado di assorbire più anidride carbonica di altra. E mentre nuove policy si muovono verso l’incentivazione di queste pratiche fornendo compenso agli agricoltori, studi come quello del professor Amaducci - citato in questo articolo - aprono le porte a nuove frontiere di guadagno e sostenibilità. Oltre al carbonio, anche azoto e fosforo possono essere immagazzinati nel suolo grazie a queste pratiche.

    Quali soluzioni per contrastare il cambiamento climatico?

    Nel contesto del cambiamento climatico, è fondamentale adottare soluzioni innovative in ogni settore. Pratiche sostenibili ci permettono di trovare soluzioni in termini di adattamento e mitigazione. In 3Bee sviluppiamo tecnologie per la tutela della biodiversità, tra cui Flora - in collaborazione con ESA - e offriamo servizi come Element-E - il primo indice di biodiversità certificato - che insieme agli assessment di biodiversità permettono di monitorare e migliorare la biodiversità, rendendo sostenibili campi agricoli, sedi di lavoro e impianti produttivi. Tramite la creazione di Oasi della biodiversità, ci impegniamo con i nostri partner nella tutela e rigenerazione degli ecosistemi, contribuendo agli obiettivi dell’agenda 2030.

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