Ubisoft: divertimento e sostenibilità, combinazione vincente

    Ubisoft compie due anni nella community Pollinate the Planet attraverso l'adozione di un alveare. In questa intervista ci ha raccontato come la sostenibilità può essere trasmessa anche e soprattutto attraverso il gioco.
    Ubisoft: divertimento e sostenibilità, combinazione vincente

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    Logo Ubisoft

    Ubisoft: creatore di mondi partendo dalla terra

    Fondato nel 1998, Ubisoft Milan è lo studio di sviluppo del gruppo internazionale Ubisoft situato in Italia. Abbiamo lavorato a numerosi videogiochi in collaborazione con altre realtà del gruppo e negli ultimi anni abbiamo esteso la nostra partnership a un’altra compagnia di altissimo livello come Nintendo, che ci ha permesso di includere una vera e propria leggenda del calibro di Mario nei nostri ultimi due progetti, Mario + Rabbids Kingdom Battle e Mario + Rabbids Sparks of Hope. Più che “sviluppatori di videogiochi”, ci piace definirci “creatori di mondi”. Mondi immaginari, fantastici, ispirati a nazioni o continenti reali, a periodi storici oppure inventati di sana pianta, tra le stelle. Ma ognuno di quei mondi viene cesellato traendo ispirazione dall’unico, vero mondo che abbiamo a disposizione: la Terra. Che tributiamo con le nostre creazioni e preserviamo con piccoli e grandi gesti, tanto a livello locale quanto globale.

    Dario Migliavacca

    Studio nuovo, vita nuova

    La crescita che ci ha visti protagonisti negli ultimi anni ci ha portati ad espandere le nostre ambizioni, partendo dal luogo in cui quelle stesse ambizioni prendono forma: il nostro studio, la nostra casa. Uno spazio più ampio rispetto a quello in cui ci trovavamo prima, più facile da raggiungere per tutti i dipendenti grazie alla fermata della metropolitana sottostante. Questo è stato un primo tassello del piano di riduzione dell’impatto ambientale della nostra azienda. Gesti “piccoli”, dicevamo, ma che moltiplicati per gli oltre 100 dipendenti, si traducono in qualcosa di significativo: basti pensare anche all’eliminazione delle bottigliette di plastica, favorita donando ad ogni nuovo dipendente una borraccia in metallo con il nostro logo e installando colonnine di acqua potabile nelle aree comuni dello studio. O ancora, alla realizzazione di uno spazio moderno, ottimizzato dal punto di vista termico così da ridurre al minimo il consumo legato al riscaldamento.

    alveare ubisoft

    Alveare come reminder

    C’è poi la partnership con 3Bee, che supportiamo da 2 anni: abbiamo adottato un alveare e sensibilizziamo i nostri dipendenti con comunicazioni mirate, donando loro periodicamente vasetti di miele frutto delle api che abbiamo adottato. Un reminder delizioso e apprezzatissimo! Ma anche progetti più ampi, come dicevamo. L’intero gruppo Ubisoft è sempre più impegnato su due fronti: la riduzione della cosìdetta “impronta carbonica”, ovvero le emissioni causate dall’intera compagnia al livello globale, e la sensibilizzazione a impattare e inquinare meno, attraverso iniziative su scala mondiale sia interne che rivolte all’esterno. Come si traducono questi due nobili intenti? Potrei citare ad esempio la decisione di reinventare alcuni eventi e meeting interni, in precedenza organizzati in presenza nelle varie sedi del nostro gruppo, in formato digitale, così da permettere agli interessati di partecipare da remoto e ridurne l’impatto ambientale.

    playing for future

    Giocare per il pianeta

    C’è poi l’impegno a utilizzare sempre più fonti energetiche rinnovabili: nel 2021, a livello globale, abbiamo raggiunto la soglia del 67%, il 5% in più rispetto all’anno precedente. Soffermandoci sui soli centri elaborazione dati, siamo arrivati persino al 95%. L’intero reparto IT è impegnato insomma a impattare meno, adottando anche hardware e strumenti di lavoro dal minore consumo e dal maggiore ciclo vitale possibile, riciclando ove possibile. L’elenco di attività è ancora lungo, ma mi soffermo anche sulla trasmissione di questi valori ai partner di Ubisoft, in primis chiedendo di dichiarare le emissioni e di lottare insieme per la loro riduzione, ma soprattutto diventando fondatori e membri dell’alleanza “Playing 4 the Planet”, favorita dal Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente. Un progetto di sensibilizzazione rivolto ai giocatori per sensibilizzarli sul tema, e di cui fanno parte le più importanti aziende del settore, raggiungendo oltre 1 miliardo di utenti.

    Mario x rabbits

    Green Game Jam

    La sensibilizzazione, insomma, non si ferma di certo ai dipendenti, tutt’altro: la nostra linfa vitale sono proprio i giocatori, gli utenti finali, e qualsiasi messaggio sarebbe vano se si fermasse alle pareti dei nostri studi. Ma come farli appassionare a un tema così importante ma complesso da spiegare? Lo strumento più efficace, chiaramente, sono i videogiochi stessi. E per trasmettere certi messaggi, tanto noi in quanto Ubisoft quanto ogni membro di Playing 4 the Planet, adottiamo metodi quanto più interattivi e coinvolgenti nella forma di “Green Game Jam” annuali, in cui vengono studiate iniziative per ispirare i giocatori: dalle tematiche ambientali trattate nel tessuto narrativo delle nostre opere, come nel “nostro” Mario + Rabbids Sparks of Hope, a vere e proprie attività in gioco pensate per sensibilizzare sull’argomento.

    riforestazione

    Riforestazione digitale

    Nel videogioco sportivo Riders Republic sviluppato dai nostri colleghi di Ubisoft Annecy, in cui i giocatori possono partecipare a gare di vari sport estremi in sella ad una mountain bike o a uno snowboard, sono stati regalati esclusivi elementi estetici come magliette a tema a chiunque partecipasse a una vera e propria marcia virtuale a favore del pianeta, o si unisse al processo di riforestazione “digitale” attivato per l’occasione. O ancora, per il videogioco strategico ad ambientazione storica Anno 1800, è stata introdotta una modalità in cui il giocatore doveva tenere conto anche dell’impatto ambientale delle sue azioni, modificando ad esempio la qualità dell’aria o dell’acqua, e donando i ricavi di un contenuto scaricabile a pagamento chiamato “Plant a Tree” a Ecologi, un’azienda specializzata nella riforestazione.

    host recon

    Ghost Recon Breakpoint

    Attività simile a quella realizzata per Ghost Recon Breakpoint, al cui sviluppo abbiamo contribuito anche noi di Ubisoft Milan, che permetteva ai giocatori di combattere i nemici sparsi sulla gigantesca e paradisiaca ambientazione del gioco ma anche, letteralmente, piantare nuovi alberi. Oltre a poter donare alla già citata Ecologi, i giocatori sono arrivati a piantare nel mondo reale ben 566000 alberi! Tutte queste attività di sensibilizzazione hanno un unico scopo: rigenerare la biodiversità del nostro pianeta.

    Di Elena Fraccaro28 dicembre 2022
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