The Great Meltdown 2 - Granchio blu e specie aliene
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    The Great Meltdown 2 - Granchio blu e specie aliene

    The Great Meltdown 2 è il sequel del film di 3Bee con cui abbiamo inteso documentare il cambiamento climatico dal punto di vista dell'insieme delle azioni-alterazioni dell'uomo sugli ecosistemi e la biodiversità. Scopri il terzo episodio dedicato all’invasione del granchio blu e alle specie aliene.

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    13/11/2023Di Elena Fraccaro
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    13/11/2023Di Elena Fraccaro
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    The Great Meltdown: il film sui cambiamenti climatici

    The Great Meltdown è il "film" che è sotto i nostri occhi ogni giorno: gli effetti reali e pericolosi del cambiamento climatico, che stanno colpendo tutti. A differenza del primo docu-film, che esplorava i disastri ambientali causati direttamente dalle azioni umane, questa nuova stagione si concentra sugli effetti devastanti degli eventi climatici estremi. Le puntate saranno 5 e usciranno con cadenza settimanale durante il mese di novembre 2023.
    - Episodio 1: Milano di fuoco, le isole di calore
    - Episodio 2: Vaia, una tempesta da ricordare
    - Episodio 3: Invasione silente, granchio blu e specie aliene
    - Episodio 4: Grandinate estreme, il nuovo normale - Coming Soon
    - Episodio 5: Emilia Sott'acqua - Coming Soon 27/11/2023

    invasione granchio blu

    Specie aliene: l’invasione del granchio blu in Veneto

    In Veneto due specie aliene hanno invaso terra e mare: da un lato il coleottero giapponese Popillia japonica, dall’altra il granchio blu del Nord America. Entrambe rappresentano una minaccia per la biodiversità. Partiamo dal granchio blu: questa specie è arrivata in Italia ormai 70 anni fa nelle acque di zavorra che mantengono le navi stabili durante la navigazione. Per tutto questo tempo, la sua presenza non è mai stata un problema per la zona e nemmeno per i pescatori. Quest’anno però, c’è stata una vera e propria invasione di granchi blu nella Laguna di Goro, in cui pescano circa 700 pescatori. Prima di questo evento, si pescavano anguille, granchi rossi e molto altro, ma negli ultimi mesi il granchio blu si è riprodotto a dismisura distruggendo la biodiversità della zona. Ora si pescano solo granchi blu: il fenomeno è una vera e propria piaga per questa laguna, che è diventata sterile. Il granchio blu è così vorace da divorare anche le reti dei pescatori.

    granchio blu
    3Bee

    La testimonianza di un pescatore della Laguna di Goro

    In questo episodio, abbiamo intervistato un pescatore della laguna di Goro che ci ha raccontato cosa sta succedendo e in che modo si potrebbe affrontare questo fenomeno: "Non avremmo mai pensato che il granchio blu sarebbe arrivato a mangiare tutte le vongole. Ogni femmina contiene da 1 milione a 1 milione e 200 mila uova, il danno è importante. Stiamo correndo ai ripari: ogni cooperativa sta costruendo delle reti contenitive per fare in modo che il granchio blu resti fuori, ma è troppo intelligente." Abbiamo poi visitato lo stabilimento Tagliapietra (VE), dove abbiamo osservato questo crostaceo - il granchio blu, Callinectes sapidus - da vicino. Il gestore ci conferma l’estrema prolificità di questo granchio che può riprodursi fino a 3 volte l’anno. Continua dicendo che "rispetto al granchio comune, quello blu riesce a girarsi e a “pungere” anche al contrario, le chele sono più lunghe e grandi rispetto a quelle del granchio comune, che è anche più rotondo."

    granchio blu

    Specie aliene: l’invasione della Popillia japonica

    Ci siamo poi spostati in Pianura Padana per raccontare ciò che sta accadendo con il coleottero giapponese Popillia japonica: un flagello che da oltre dieci anni devasta le nostre coltivazioni mettendole a serio rischio. Purtroppo, per difenderci e contrastarlo, stiamo utilizzando grosse quantità di neonicotinoidi ed altri agrofarmaci. Ma è davvero questa l’unica soluzione? Il problema di questo coleottero è che ha pochi predatori. Esso si diffonde facilmente ed è polifago, mangia di tutto: foglie, frutta, fiori… Si nutre di circa 300 specie di vegetali, tra cui il mais, il prugno e il ciliegio. Ma come possiamo contrastare la Popillia japonica senza l’utilizzo di agrofarmaci, peraltro letali per moltissimi altri insetti benefici oltre a lasciare residui potenzialmente pericolosi nel suolo e nella falda acquifera? Noi di 3Bee cerchiamo alternative a queste sostanze, o perlomeno di ridurre al minimo il loro utilizzo, creando un sistema colturale chemical free.

    Popilia japonica
    3Bee

    L’antagonista della Popillia japonica

    Uno dei nostri grower, Angelo Mazzacani, sta gestendo direttamente il flagello del coleottero giapponese che circa tre anni fa ha colpito anche il suo terreno. Dopo una serie di ricerche, durate circa tre anni, Angelo ha individuato l’antagonista di questa specie: l’Indian Runner duck, una razza di anatra domestica che, a differenza di quanto indicato nel nome, è originaria dell’isola di Giava (Indonesia). Quest’anatra è una grande cacciatrice di insetti, che costituiscono la principale risorsa proteica della sua alimentazione. Angelo ha pensato: "Ma se le utilizzassi contro i coleotteri giapponesi? Loro passano l’inverno sotto terra, depongono le uova e vanno a colonizzare le vigne e piante come i susini e i ciliegi. A livello di pupa iniziano a nutrirsi delle radici dell’erba che diventa gialla e ho posizionato le anatre proprio in quei punti”. La vigna è uno dei piatti più ghiotti per la Popillia japonica e, purtroppo, non esiste altra difesa se non i trattamenti chimici.

    Popilia japonica

    Biodiversità: come contrastare le specie aliene

    Lungo tutta la costa veneta e la Pianura Padana siamo scesi in campo a documentare gli effetti devastanti che il granchio blu e il coleottero giapponese causano rispettivamente all’ecosistema naturale marino e agli agroecosistemi. Di conseguenza risultano di primaria importanza l’individuazione e l’attuazione di politiche volte a prevenire, monitorare e fronteggiare eventi critici come l’invasione di specie aliene. In quest’ottica la preservazione e la creazione di ecosistemi naturali ricopre un ruolo fondamentale: grazie alla loro elevata biodiversità, essi fungono oltre che da argine diretto, da bacino biologico prezioso a cui poter attingere per aumentare le chance di successo contro la diffusione di queste piaghe. 3Bee con il progetto Oasi della Biodiversità mira proprio a questo ricreando habitat nativi per la prosperità di tutti gli organismi autoctoni con particolare attenzione per insetti impollinatori. Vuoi aiutarci a proteggere la biodiversità?

    13/11/2023Di Elena Fraccaro
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