Strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030
Con la Strategia sulla biodiversità per il 2030, l’UE si impegna a- Torna suSu
Perché c’è bisogno di una strategia sulla biodiversità?
Il Report del World Economic Forum sui rischi globali non lascia spazio a dubbi: la perdita della biodiversità e il degrado degli ecosistemi sono una delle maggiori
Cosa prevede la Strategia sulla biodiversità dell’UE?
La Strategia dell’UE sulla biodiversità è un piano strategico che prevede obiettivi globali e iniziative specifiche per proteggere la natura e invertire il degrado degli ecosistemi, il tutto entro il 2030. La Strategia è uno dei pilastri portanti del Green Deal Europeo, il piano che la Commissione Europea ha adottato nel 2019 e che contiene specifiche disposizioni per avviare l’UE verso la neutralità climatica (target da raggiungere entro il 2050). Tra i 14 obiettivi chiave della Strategia per il 2030, tutti specifici e piuttosto ambiziosi, troviamo: · Mettere un freno al declino degli impollinatori; · Ridurre il rischio e l’uso dei pesticidi del 50%; · Ridurre del 50% il numero delle specie minacciate; · Trasformare almeno il 30% delle terre e dei mari europei in aree protette. Questi obiettivi sono poi stati suddivisi in più di 100 azioni che tutti gli stati membri si sono impegnati a mettere in atto. Ad oggi, 34 azioni sono state completate, 68 sono in corso
La Strategia dell’UE e l’iniziativa per gli impollinatori
Api domestiche e selvatiche, bombi, farfalle e mosche sono alcuni degli insetti impollinatori vitali per la sopravvivenza del 90% delle piante selvatiche e del 70% delle colture ad uso alimentare. La continua scomparsa degli impollinatori a causa della perdita degli habitat, dell’uso di prodotti fitosanitari e dell’invasione di specie non autoctone è un trend destinato ad aumentare se non agiamo subito. Basti pensare che, dal 1995 a oggi, in UE la popolazione delle api si è ridotta del 25%. La Strategia, ampliando l’iniziativa per gli impollinatori dell’UE del 2018, prevede specifiche azioni per proteggere gli impollinatori e invertire il loro allarmante declino. Essa stabilisce e impone, tra l’altro, di riportare almeno il 10% della superficie agricola utilizzata sotto caratteristiche paesaggistiche ad alta diversità biologica (o biodiversità), di destinare almeno il 25% della superficie agricola all’agricoltura biologica, di proteggere e aumentare la resilienza delle foreste.
Che ruolo hanno le foreste e gli alberi?
Per tutelare la biodiversità, bisogna curare anche le foreste.
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