Gli impollinatori: preziosi custodi della biodiversità
    ImpollinatoriBomboCiclo di vitaXylocopa

    Gli impollinatori: preziosi custodi della biodiversità

    Quali sono i principali insetti impollinatori? Quante specie ne esistono? Quali sono le loro principali caratteristiche? Dai bombi alle osmie, in questo articolo conosceremo le principali specie di impollinatori, preziosi custodi della biodiversità

    Leggi l'articolo
    18/12/2023Di Elena Fraccaro
    472 Visualizzazioni
    18/12/2023Di Elena Fraccaro
    472 Visualizzazioni

    L’affascinante mondo degli impollinatori

    Il mondo degli insetti impollinatori è estremamente affascinante. Sapevate che le api da miele, le più famose tra le api, rappresentano solo una piccola frazione delle oltre 20.000 specie di api presenti su tutto il pianeta? Queste api si dividono in ben sei famiglie principali: la famiglia Apidae e la famiglia Megachilidae, ovvero api caratterizzate da una lunga lingua, chiamata ligula; le famiglie Andrenidae, Colletidae, Halictidae e Melittidae, caratterizzate da una lingua più corta. Ma quali sono le principali caratteristiche di queste famiglie? Quali insetti impollinatori ne fanno parte? Iniziamo dalla famiglia Apidae, a cui appartiene il bombo.

    ape impollinazione

    Il Bombo e i suoi segreti

    Contrariamente a quanto comunemente si crede, il bombo non è il maschio dell'ape da miele. Il bombo è un impollinatore appartenente alla stessa famiglia delle api da miele, ossia Apidae, ma è più grande e presenta una caratteristica soffice peluria che ricopre il suo corpo. Si contano circa 250 specie di bombi in tutto il mondo, ognuna con colorazioni differenti: dal giallo e nero, a bande arancioni, fino a esemplari completamente neri. Il bombo vive all’interno di piccole colonie ed è quindi un animale sociale.

    bombo
    3Bee

    Ciclo di vita e caratteristiche dei bombi

    Il suo ciclo di vita però, è molto differente da quello delle api. Una colonia di bombi sopravvive solo durante la bella stagione. Con l'arrivo del freddo, solo le regine, ovvero le femmine fecondate, sopravvivono e si ritirano in un luogo sicuro per l'inverno, in attesa del ritorno delle temperature più miti. In primavera, è compito della regina fondare una nuova colonia. Per farlo, ricerca la posizione ottimale per il nuovo nido, che spesso si trova in cavità nel terreno o nel tronco degli alberi, dove potrà deporre le uova. Grazie alle loro caratteristiche fisiche, i bombi sono degli ottimi impollinatori: hanno un periodo di attività giornaliera più lungo di quello delle api da miele e riescono a uscire in esplorazione anche con vento, nebbia e lieve pioggia.

    bombo fiore

    La Xylocopa: l'Ape Legnaiola

    Un'altra specie della famiglia Apidae è la Xylocopa violacea, comunemente chiamata Ape Legnaiola o Carpentiere. Questa ape solitaria, che si trova nell'Europa centro-meridionale, è facilmente riconoscibile per il suo aspetto: può raggiungere i 3 cm di lunghezza, ha un corpo nero e ali viola cangianti. Il suo volo non passa inosservato grazie al suo potente ronzio. Il nome Xylocopa deriva dal greco e significa "taglio nel legno". Questo nome si riferisce al fatto che le uova di questa ape vengono deposte in cavità e gallerie scavate nel legno tenero, e talvolta marcescente. Sebbene sia dotata di un robusto pungiglione, l’Ape Legnaiola non è generalmente aggressiva e punge raramente. Questa specie è tra i primi imenotteri a comparire all'inizio della primavera.

    Xylocopa violacea
    3Bee

    Le Api Taglia Foglie

    La famiglia Megachilidae comprende fino a 1.500 specie di api in tutto il mondo. Questi impollinatori di medie e grandi dimensioni visitano una vasta gamma di fiori e piante di diverse specie e famiglie. Dal punto di vista della morfologia, le femmine presentano una struttura per la raccolta del polline che viene comunemente chiamata “scopa”. Questa non è altro che la parte inferiore dell’addome, interamente coperta da una fitta frangia di peli dove viene imprigionato il polline raccolto nei fiori. Un altro tratto comune è legato al loro comportamento di nidificazione. Queste api preferiscono creare i loro nidi all'interno di cavità, come fori nel legno, nelle rocce, nel terreno, o in canne e fusti cavi. Alcune specie tappezzano la cavità del nido con pezzi di foglie, ritagliati con le loro mandibole, guadagnandosi così il soprannome di api taglia foglie. All’interno di queste cavità così protette, vengono deposte le uova, da cui nascerà la nuova generazione di api.

    ape taglia foglie

    L’Osmia: Un'Ape Solitaria ma essenziale

    L'Osmia rufa, o Osmia bicornis, è un tipo di ape selvatica comune in Europa anch’essa appartenente alla famiglia Megachilidae. Questa specie può raggiungere i 10-12 mm di lunghezza nelle femmine ed è caratterizzata da un corpo rosso bruno, coperto da una fitta peluria nera sull'addome. Gli esemplari maschili invece sono leggermente più piccoli e presentano peli bianchi in prossimità del capo e del torace. A differenza delle api da miele, le Osmie sono solitarie ossia non vivono in colonie e non hanno una regina o riserve di miele ma costruiscono i loro nidi in luoghi insoliti, come canne, tubi o cavità nei muri. Dopo la deposizione delle uova, la femmina sigilla il nido con un tappo di argilla. Le uova poi si sviluppano in larve e successivamente in pupe, e raggiungono la maturità durante la primavera successiva. L'Osmia vive per un breve periodo: dopo circa sei settimane dalla nascita, e dopo aver assicurato la nascita di una nuova generazione, scompare.

    osmia

    3Bee: tecnologia per la tutela della biodiversità

    3Bee è l’azienda climate-tech leader nella tutela della biodiversità tramite la tecnologia, con una missione fondamentale: proteggere gli impollinatori, veri eroi e custodi degli ecosistemi e della varietà biologica, e ripristinare i loro habitat. L'approccio di 3Bee nella conservazione della biodiversità è rivoluzionario. Grazie all'uso di tecnologie uniche e innovative, 3Bee è in grado di ascoltare gli impollinatori e intervenire quando necessario. I sensori e algoritmi sviluppati permettono di raccogliere dati quantificabili sulla salute delle api domestiche e selvatiche, e sull'habitat che le ospita, rendendoli accessibili a tutti. Questa trasparenza non solo migliora la comprensione e sensibilizzazione sullo stato degli impollinatori, ma favorisce anche lo sviluppo di soluzioni mirate e l'implementazione di azioni di conservazione efficaci a cui tutti possono contribuire. Vuoi saperne di più?

    18/12/2023Di Elena Fraccaro
    472 Visualizzazioni
    Altre news

    Potrebbe interessarti

    Newsletter
    newsletter
    Iscriviti alla newsletter "Gossip biodiverso"

    Domande Frequenti

    Hai dei dubbi o altre curiosità su questo articolo? Qui troverai spunti