Giornata Mondiale Delle Api – 7 Motivi Per Amarle

    Finalmente anche le api hanno una giornata tutta dedicata a loro. Il 20 Maggio è stato scelto come “World Bee Day”, per la prima volta si festeggerà in tutto il mondo. L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato la risoluzione che indica questa come data ufficiale per la Giornata delle Api.

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    Le api e la loro importanza

    Noi abbiamo scelto di rendere omaggio a questa giornata presentandoti 7 motivazioni per amare le api e dandoti qualche dritta per aiutarle ogni giorno. Viviamo, infatti, in un’epoca tristemente segnata dalla moria di questi preziosissimi insetti e anche un piccolo gesto può essere importantissimo. La Giornata mondiale delle api è stata istituita proprio per ricordare a tutti la loro importanza, per l’uomo e l’ecosistema in generale, ma non deve essere l’unico giorno in cui ci prendiamo cura di loro. Riportare il nostro mondo a “misura d’ape” deve essere un impegno costante. Ma quali sono i motivi per cui “dovremmo amare le api”? Un piccolo aiuto: tutti quelli che le rendono indispensabili per la nostra vita e quella del nostro pianeta!

    1. Sono essenziali per la riproduzione delle piante

    Come ben sappiamo, le api sono protagoniste dell’opera di impollinazione delle piante, un’operazione tanto semplice da comprendere quanto importante per l’ambiente. Basti pensare che di 100 specie di colture che forniscono il 90% del fabbisogno alimentare mondiale, 70 sono impollinate da api. È vero, alcune piante non necessitano dell’intervento delle api per potersi riprodurre, ma molte altre dipendono interamente dall’instancabile attività di questi operosi insetti. Senza di loro, infatti, molto di quello che abbonda ora sulle nostre tavole non sarebbe più disponibile e non stiamo parlando solo di frutta e verdura! La scomparsa delle api significherebbe, dunque, che molte specie di piante sparirebbero dalla faccia della terra. Questo sta già succedendo in paesi come la Cina, dove è ormai diffusa la pratica dell’impollinazione manuale condotta dall’uomo proprio perché non ci sono più api in grado di svolgere questo lavoro e preservare la biodiversità.

    2. Scompaiono le api, scompare anche il cibo!

    La biodiversità e l’equilibrio dell’ecosistema sono strettamente connessi con le api e la loro sopravvivenza. Secondo quanto affermato dalla BBC, metà del cibo che vediamo quotidianamente nei negozi alimentari scomparirebbe se le api non ci fossero più. Vuoi scoprire quali sarebbero gli alimenti che scomparirebbero da mercati e supermercati? Eccoli: Mele - Cipolle - Avocado - Carote - Mango - Limoni e agrumi - Zucche e zucchine - Melanzane - Cetrioli - Sedano - Cavolfiore - Porri - Cavolo - Broccoli - Pere - Pesche - Ciliegie - Mirtilli - Lamponi - More - Kiwi - Albicocche - Susine - Meloni e angurie. Questa lista ti sembra sufficiente per capire le catastrofiche conseguenze della scomparsa delle api dal nostro pianeta? No? Sai che anche cioccolato, caffè, mandorle, castagne e cotone dipendono dall’attività di impollinazione delle api?

    3. Rendono più bello il mondo

    Sì, forse a molti di noi il lato estetico importa poco, ma la maggioranza dei fiori che abbelliscono i nostri campi, giardini e balconi prolifica proprio grazie all’attività delle api. Impollinando i fiori, le api contribuiscono alla loro crescita e permettono la formazione di habitat attrattivi e accoglienti per molti altri animali, tra cui altri insetti e uccelli. Le api si sono evolute con i fiori di campo, che variano naturalmente in base alla zona. Piantare fiori di campo vari e autoctoni sul proprio giardino o balcone, significa dare a questi insetti un porto sicuro in cui sostare e rifocillarsi. In questo modo possiamo aiutare le piccole amiche impollinatrici che, a loro volta, ci aiutano rendendo i nostri giardini e balconi rigogliosi!

    4. Contribuiscono alla crescita dell’industria alimentare

    Il contributo delle api è stato stimato anche a livello economico. Spesso solo vedendo queste enormi cifre ci si accorge di quanto sia messo in gioco con la loro sopravvivenza. Nel 2010, si stimò che le api contribuivano al guadagno di 40 miliardi di dollari l’anno nella solo economia degli Stati Uniti. Secondo la Federazione americana degli apicoltori, solo grazie alla specie Apis Mellifera confluivano, nelle case della produzione agricola degli USA, ben 15 miliardi di dollari. Industrie come quelle del caffè o del cotone esistono grazie all’attività impollinatrice delle api. Senza api non ci sarebbero le materie prime né per produrre una delle bevande più amate e consumate al mondo, il caffè appunto, né per realizzare la maggior parte dei tessuti di cotone usati per l’abbigliamento e l’arredamento.

    5. Fanno cose che nemmeno immaginiamo

    Sapevi che in Africa le api vengono utilizzate per salvare dagli elefanti i terreni coltivati? Data la paura folle che questi hanno delle api, non si avvicinano mai ad alberi che ospitano questi insetti. Per questo motivo, è nato un vero e proprio progetto che, utilizzando le api, vuole ridurre i conflitti tra esseri umani ed elefanti, evitando in tal modo l’uccisione di questi ultimi. Vengono così create “staccionate” formate da arnie distanti 10 metri l’una dall’altra. In questo modo, se un elefante si avvicina e smuove la corda tra gli alveari, le api vengono disturbate e si alzano in volo, provocando la fuga dei pachidermi. Un altro progetto sorprendente che coinvolge le api è quello condotto da ricercatori croati. Questi ultimi, infatti, utilizzano le api per scovare mine ed esplosivi che ancora si nascondono nel suolo degli stati appartenenti alla ex Jugoslavia. Le api sono capaci di sentire odori fino a 4,5 km di distanza.

    6. Ci danno segnali sulla salute dell’ambiente

    Monitorare la salute e l’abbondanza del numero di api è importante anche perché questi due fattori sono degli indicatori fondamentali per la salute dell’ambiente intero. In particolare, ciò che le danneggia potrebbe causare problemi anche ad altri impollinatori, e non solo, con conseguenze catastrofiche per l’intero ecosistema e per la vita così come la conosciamo oggi. Per questo il 20 dicembre 2017, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha, adottato la risoluzione con cui il 20 maggio veniva dichiarato Giornata mondiale delle api. Le celebrazioni ufficiali si terranno a Breznica, in Slovenia, famosa per l’appellativo di “perla delle Alpi”.

    7. Possono insegnarci molto

    Da sempre le api hanno affascinato i più grandi pensatori e scienziati della storia. Basti pensare che già Aristotele, nel trattato De Generatione Animalium, si interessò alle api e al meccanismo attraverso cui veniva prodotto il miele. Successivamente, anche Virgilio nella Georgiche e Plinio nella Naturalis Historia affrontarono il tema delle api e dell’apicoltura. In epoche più recenti, si ricorda che anche Shakespeare era un amante delle api. Inoltre, numerosi miti e leggende sono sorti attorno alla figura affascinante e misteriosa di questi insetti. Le api sono sempre state associate alla purezza, all’operosità e alla nobiltà e molte famiglie le hanno adottato come simbolo nel loro stemma. Le api sono sempre state protagoniste della vita dell’uomo: le prime testimonianze di interazione fra questi insetti e l’uomo risalgono a circa 9000 anni fa. Vogliamo forse interrompere ora questo rapporto durato migliaia di anni?

    Allora, come possiamo aiutarle?

    Per poter davvero fare qualcosa di utile e realizzare appieno quello che sta dietro all’istituzione della Giornata mondiale delle api, possiamo darti qualche consiglio per poterti prendere cura di loro anche nel tuo piccolo. Non accontentarti di una festa una volta all’anno, fai in modo che ogni giorno sia una Giornata mondiale delle api! 1. Basta usare pesticidi, di qualsiasi tipo essi siano! 2. Pianta fiori che salvano le api nel tuo giardino e sul tuo balcone. 3. Se puoi, diventa apicoltore. 4. Se non puoi farlo, compra miele da apicoltori locali. 5. Condividi articoli, video e immagini che possano sensibilizzare la causa. 6. Se sei un apicoltore, monitora lo stato di salute dei tuoi alveari, con i nostri sistemi Hive-Tech!

    Di Elena Fraccaro19 maggio 2018
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