Cosa Bisogna Fare A Gennaio In Apiario?

    Possiamo considerare il mese di gennaio ancora un mese di calma per quanto riguarda i lavori in apiario. In linea di massima, in base alle zone, le api dovrebbero essere ancora chiuse in glomere e la regina non dovrebbe aver ripreso a deporre. Ecco cosa fare a gennaio in apiario
    Cosa Bisogna Fare A Gennaio In Apiario?

    PROTEGGIAMO LE API

    Voli di purificazione

    Sicuramente uno degli aspetti a cui più comunemente si fa attenzione sono le deiezioni. Sappiamo che le api, quando le condizioni climatiche lo permettono, escono dall’arnia anche d’inverno per compiere i loro “voli di purificazione”. Lo scopo di queste escursioni è di svuotare l’ampolla rettale ed evitare di imbrattare l’alveare. Escrementi di colore chiaro e circolari corrispondono a una famiglia in salute. Se, invece, ci si accorge che, ad esempio, il predellino di volo è cosparso di deiezioni scure, filiformi e maleodoranti allora potremmo trovarci in presenza di una famiglia affetta da qualche patologia come le nosemiasi. In tal caso un’ispezione mirata potrebbe rivelarsi necessaria.

    Stato delle scorte

    Questo è anche un periodo in cui bisogna prestare particolare attenzione allo stato delle scorte. Grazie all’utilizzo di strumentazioni come le bilance per la pesa degli alveari o affidandosi ai vecchi metodi manuali è bene capire se un alveare necessita di essere nutrito con un panetto di candito o meno. Questa sostanza solida che si presenta in forma di un panetto di colore bianco è posta generalmente sopra il buco del coprifavo. Se, tuttavia, le api non riuscissero ad accedervi per consumarlo, è pratica diffusa metterlo direttamente sui favi, in corrispondenza del glomere, rimettendo poi il coprifavo capovolto. In tal modo si facilita l’assunzione dell’alimento e si scongiura il pericolo che la famiglia muoia di fame. In queste settimane in cui le api non hanno ancora accesso alle fioriture, infatti, questa non è da considerarsi un’eventualità così remota.

    Le prime fioriture e trattamenti

    È possibile, invece, che un clima mite favorisca lo sboccio di alcune piante di grande interesse apistico, come il salice, il nocciolo, il calicantus, il corniolo e il nespolo del Giappone. Queste sono molto importanti per la ripresa della famiglia. Le prime due, in particolare, sono un’importante fonte di polline, necessario per la crescita della famiglia. In questo periodo, se il tempo lo permette, si può anche intervenire con trattamenti di acido ossalico sublimato o gocciolato. Questi mirano a ridurre il più possibile i numeri delle varroe presenti all’interno dell’alveare. Una presenza eccessiva di questi parassiti comporterebbe poi il loro sviluppo esponenziale in fase di crescita della famiglia, mettendone a repentaglio la sopravvivenza.

    Mettersi in ascolto

    Se, invece, il tempo è ancora rigido e le giornate non permettono alle api di fare i loro voli quotidiani, uno degli espedienti più usati dagli apicoltori per “capire” se la famiglia ha problemi o meno è avvicinarsi all’arnia e battere un colpo sul rivestimento di legno. Una famiglia in salute risponde con un leggero ronzio, mentre un suono più prolungato potrebbe essere sintomo di qualche problema come l’orfanità. Monitorarle constantemente è fondamentale per capirne lo stato di salute.

    Il lavoro a casa

    La parte più consistente del lavoro, tuttavia, viene svolta in magazzino e a casa. Questo è il momento giusto per capire quali sono le attrezzature da sostituire o da acquistare e per iniziare a preparare il materiale che servirà poi durante la stagione. Ad esempio, si può iniziare a preparare i telaini con fogli cerei da aggiungere o sostituire a quelli vecchi oppure si possono disinfettare le arnie e il materiale che si intende riutilizzare. Tutto pronto per la nuova stagione.

    Utilizzo di strumenti di monitoraggio da remoto

    Per poter seguire in maniera più pervasiva lo sviluppo della famiglia senza essere costretti ad aprire le casse è utilizzare dei sistemi di monitoraggio da remoto per alveari. I nostri sistemi permettono non solo di tenere sotto controllo l’andamento del peso, ma anche i parametri vitali interni come temperatura, umidità e suoni. Si può così capire se la famiglia sta consumando scorte o se ha ripreso a importare, se la regina è presente e sta deponendo o se si è verificato un problema. Puoi scoprire tutti i dettagli sui nostri prodotti consultando le pagine dedicate oppure venendo a trovarci direttamente ad Apimell!

    Di Elena Fraccaro7 giugno 2022
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