Coccinelle: Piccoli Eroi della Biodiversità

    Scopriamo l'importanza delle coccinelle nella lotta biologica contro i parassiti, il loro ruolo cruciale per la conservazione e il mantenimento degli ecosistemi naturali, e come queste piccole ma voraci creature influenzano positivamente la biodiversità e il benessere delle piante.
    Coccinelle: Piccoli Eroi della Biodiversità

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    Introduzione alle coccinelle

    Le coccinelle sono piccoli e affascinanti insetti che popolano i nostri giardini, prati e campi, e sono noti per le loro vivaci livree e le caratteristiche macchie nere sulle elitre. Questi insetti, oltre ad essere adorabili, rivestono un ruolo fondamentale per il mantenimento dell'equilibrio degli ecosistemi, infatti essendo considerate in alcuni contesti come specie ombrello sono un indicatore di biodiversità (Sattler et al., 2014). Grazie alla loro dieta principalmente carnivora, le coccinelle sono considerate alleate preziose nell'ambito della lotta biologica contro parassiti e insetti nocivi, contribuendo alla riduzione dell'uso di pesticidi chimici e favorendo la salute delle piante e l'ambiente. In questo articolo, esploreremo il mondo delle coccinelle e scopriremo il loro importante contributo alla conservazione della biodiversità, così come le sfide che queste piccole creature devono affrontare in un contesto di crescente cambiamento climatico e inquinamento ambientale.

    Le coccinelle: una breve descrizione

    Le coccinelle appartengono all'ordine dei Coleotteri e alla famiglia dei Coccinellidae, che comprende oltre 6.000 specie distribuite in tutto il mondo. La maggior parte delle coccinelle presenta una forma ovale e dimensioni che variano dai 0,8 ai 18 millimetri. Sebbene la colorazione più conosciuta sia il rosso con macchie nere, esistono coccinelle di diverse colorazioni e disegni, come giallo, arancione, marrone e persino nero. Questa varietà di colori e pattern serve a scoraggiare i potenziali predatori, grazie a un fenomeno chiamato aposematismo. Il ciclo vitale delle coccinelle si articola in quattro fasi: uovo, larva, pupa e adulto. Le femmine depongono le uova vicino alle colonie di afidi o altri insetti su cui le larve si nutriranno una volta schiuse. Le larve delle coccinelle sono voraci predatrici di afidi, consumandone fino a 350 al giorno. Dopo aver completato la loro crescita, le larve si impupano e si trasformano in adulti. Gli adulti continuano a nutrirsi di afidi.

    Il ruolo delle coccinelle nella lotta biologica

    Le coccinelle svolgono un ruolo fondamentale nella lotta biologica contro i parassiti e gli insetti nocivi, grazie alla loro voracità nell'eliminazione di afidi, acari, cocciniglie e altri organismi dannosi per le piante (COSTEA et al., 2017; Zhao et al., 2020). Questa caratteristica rende le coccinelle preziose alleate per l'agricoltura e la gestione dei giardini, contribuendo al controllo delle infestazioni senza ricorrere a pesticidi chimici dannosi per l'ambiente e la salute umana. L'utilizzo delle coccinelle nella lotta biologica è una pratica ampiamente adottata in molti paesi per ridurre l'impiego di prodotti chimici e mantenere l'equilibrio naturale degli ecosistemi. Inoltre, le coccinelle possono essere introdotte in serre e coltivazioni protette per combattere gli insetti nocivi, migliorando la qualità e la resa dei raccolti. La presenza di coccinelle nei giardini e negli orti non solo favorisce la salute delle piante, ma contribuisce anche all'incremento della biodiversità.

    Coccinelle e biodiversità

    Le coccinelle contribuiscono attivamente alla conservazione della biodiversità e al mantenimento dell'equilibrio degli ecosistemi. La loro presenza aiuta a regolare le popolazioni di insetti nocivi, prevenendo danni eccessivi alle piante e limitando la diffusione di malattie. Inoltre, le coccinelle rappresentano una fonte di cibo per numerosi predatori, come uccelli, ragni e anfibi, svolgendo così un ruolo fondamentale nella catena alimentare.

    La diversità di specie di coccinelle presenti in un ecosistema può essere considerata un indicatore ecologico della qualità ambientale (Dufrêne & Legendre, 1997; McGEOCH, 1998; Zahoor et al., 2003). Questo vale, in generale, per le specie autoctone e non per quelle alloctone.

    Tuttavia, le coccinelle sono anche sensibili ai cambiamenti climatici e all'inquinamento, che possono causare la perdita del loro habitat.

    La minaccia dei cambiamenti climatici e dell'inquinamento

    Le coccinelle, pur essendo fondamentali per la biodiversità e l'equilibrio degli ecosistemi, non sono immuni alle minacce poste dai cambiamenti climatici e dall'inquinamento ambientale. Il riscaldamento globale, le estati più calde e gli inverni più miti possono alterare i cicli di vita e le dinamiche delle popolazioni di coccinelle, influenzando la loro capacità di controllare gli insetti nocivi e di adattarsi alle nuove condizioni ambientali (Li et al., 2023).

    L'inquinamento, in particolare l'uso eccessivo di pesticidi chimici, rappresenta un altro pericolo per le coccinelle e la biodiversità in generale (Sánchez-Bayo, 2021). L'esposizione a sostanze chimiche tossiche può ridurre la sopravvivenza e la fertilità delle coccinelle e di altri insetti, compromettendo la loro efficacia nella lotta biologica e mettendo a rischio la stabilità degli ecosistemi.

    coccinella arlecchino asiatica

    La coccinella arlecchino asiatica: una specie invasiva

    Tra tutte le minacce alla biodiversità, una delle più gravi e spesso trascurate sono le specie alloctone, organismi originari di una regione che vengono introdotti dall'uomo in un'altra. Queste introduzioni possono avvenire accidentalmente o intenzionalmente, e spesso portano a problemi come la competizione con le specie native e l'alterazione dell'ambiente. Un esempio di specie invasiva in Europa è la coccinella arlecchino asiatica, conosciuta come Harmonia axyridis. Questa specie è diventata sempre più comune negli ultimi anni, inizialmente introdotta per il suo potenziale nel controllo degli afidi. H. axyridis si è rivelata più grande e vorace delle coccinelle native, come la coccinella dai sette punti (Coccinella septempunctata), competendo efficacemente con loro e dimostrando una capacità di predazione superiore in situazioni di intra-guild predation.

    Harmonia axyridis

    Harmonia axyridis: principali caratteristiche

    Harmonia axyridis, la coccinella arlecchino asiatica, si distingue dalla coccinella autoctona Coccinella septempunctata per il suo aspetto. Mentre la Coccinella septempunctata è solitamente rossa con sette punti neri distintivi sulle elitre (ali coriacee, quelle che spalanca prima di decollare), H. axyridis può variare notevolmente nel colore, spaziando dal giallo al rosso e arrivando anche al nero. Le coccinelle arlecchino asiatiche presentano anche una variabilità di punti, da nessun punto a molti, e di svariati colori, spesso neri ma anche bianchi o rossi. Da queste sue caratteristiche prende il nome di “arlecchino”. Inoltre, H. axyridis ha un sistema immunitario più efficace e una difesa contro i patogeni fungini che altre coccinelle native, come la Coccinella septempunctata, non possiedono. Questo significa che se una coccinella autoctona come la Coccinella septempunctata cerca di difendersi da H. axyridis, potrebbe essere esposta a gravi infezioni da parte di questi patogeni.

    Come possiamo proteggere e favorire le coccinelle

    Per proteggere e favorire la presenza delle coccinelle, è possibile adottare una serie di misure semplici ed efficaci. Ecco alcune azioni che possono fare la differenza:
    - Creare un ambiente favorevole: Piantare fiori e piante autoctone che attraggano coccinelle e altri insetti utili, fornendo loro cibo e rifugio. Fiori come calendule, carote selvatiche, coriandolo e achillea sono particolarmente apprezzati dalle coccinelle.
    - Evitare l'uso eccessivo di pesticidi: questo può danneggiare le popolazioni di coccinelle e alterare l'equilibrio degli ecosistemi.
    - Favorire la biodiversità: Mantenere una varietà di piante e habitat nel giardino o nell'orto per incoraggiare la presenza di diverse specie di coccinelle e altri insetti impollinatori. 3Bee si impegna in questo senso attraverso il progetto Oasi della Biodiversità: habitat urbani e agroforestali con rifugi per impollinatori e flora autoctona, luoghi certificati e dall'impatto tracciabile grazie alla tecnologia 3Bee.

    Di Elena Fraccaro5 aprile 2023
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    Domande Frequenti

    Hai dei dubbi o altre curiosità su questo articolo? Qui troverai spunti

    Che cosa sono le coccinelle?

    Le coccinelle appartengono all'ordine dei Coleotteri e alla famiglia dei Coccinellidae, che comprende oltre 6.000 specie distribuite in tutto il mondo. La maggior parte delle coccinelle presenta una forma ovale e dimensioni che variano dai 0,8 ai 18 millimetri. Sebbene la colorazione più conosciuta sia il rosso con macchie nere, esistono coccinelle di diverse colorazioni e disegni, come giallo, arancione, marrone e persino nero. Questa varietà di colori e pattern serve a scoraggiare i potenziali predatori, grazie a un fenomeno chiamato aposematismo. Il ciclo vitale delle coccinelle si articola in quattro fasi: uovo, larva, pupa e adulto. Le femmine depongono le uova vicino alle colonie di afidi o altri insetti su cui le larve si nutriranno una volta schiuse. Le larve delle coccinelle sono voraci predatrici di afidi, consumandone fino a 350 al giorno. Dopo aver completato la loro crescita, le larve si impupano e si trasformano in adulti. Gli adulti continuano a nutrirsi di afidi.

    Qual è il ruolo delle coccinelle nella lotta biologica?

    Le coccinelle svolgono un ruolo fondamentale nella lotta biologica contro i parassiti e gli insetti nocivi, grazie alla loro voracità nell'eliminazione di afidi, acari, cocciniglie e altri organismi dannosi per le piante (COSTEA et al., 2017; Zhao et al., 2020). Questa caratteristica rende le coccinelle preziose alleate per l'agricoltura e la gestione dei giardini, contribuendo al controllo delle infestazioni senza ricorrere a pesticidi chimici dannosi per l'ambiente e la salute umana. L'utilizzo delle coccinelle nella lotta biologica è una pratica ampiamente adottata in molti paesi per ridurre l'impiego di prodotti chimici e mantenere l'equilibrio naturale degli ecosistemi. Inoltre, le coccinelle possono essere introdotte in serre e coltivazioni protette per combattere gli insetti nocivi, migliorando la qualità e la resa dei raccolti. La presenza di coccinelle nei giardini e negli orti non solo favorisce la salute delle piante, ma contribuisce anche all'incremento della biodiversità.

    In che modo il cambiamento climatico minaccia le coccinelle?

    Le coccinelle, pur essendo importanti per la biodiversità e l'equilibrio degli ecosistemi, non sono immuni alle minacce poste dai cambiamenti climatici e dall'inquinamento ambientale. Il riscaldamento globale, le estati più calde e gli inverni più miti possono alterare i cicli di vita e le dinamiche delle popolazioni di coccinelle, influenzando la loro capacità di controllare gli insetti nocivi e di adattarsi alle nuove condizioni ambientali (Li et al., 2023). L'inquinamento, in particolare l'uso eccessivo di pesticidi chimici, rappresenta un altro pericolo per le coccinelle e la biodiversità in generale (Sánchez-Bayo, 2021). L'esposizione a sostanze chimiche tossiche può ridurre la sopravvivenza e la fertilità delle coccinelle e di altri insetti, compromettendo la loro efficacia nella lotta biologica e mettendo a rischio la stabilità degli ecosistemi.

    Che cos'è la coccinella arlecchino asiatica?

    Harmonia axyridis, la coccinella arlecchino asiatica, si distingue dalla coccinella autoctona Coccinella septempunctata per il suo aspetto. Mentre la Coccinella septempunctata è solitamente rossa con sette punti neri distintivi sulle elitre (ali coriacee, quelle che spalanca prima di decollare), H. axyridis può variare notevolmente nel colore, spaziando dal giallo al rosso e arrivando anche al nero. Le coccinelle arlecchino asiatiche presentano anche una variabilità di punti, da nessun punto a molti, e di svariati colori, spesso neri ma anche bianchi o rossi. Da queste sue caratteristiche prende il nome di “arlecchino”. Inoltre, H. axyridis ha un sistema immunitario più efficace e una difesa contro i patogeni fungini che altre coccinelle native, come la Coccinella septempunctata, non possiedono. Questo significa che se una coccinella autoctona come la Coccinella septempunctata cerca di difendersi da H. axyridis, potrebbe essere esposta a gravi infezioni da parte di questi patogeni.

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