Bilancio di sostenibilità: gli indicatori GRI, SASB e ESRS
    bilancioGRISASBESRS

    Bilancio di sostenibilità: gli indicatori GRI, SASB e ESRS

    Quali sono gli standard di rendicontazione principali per il bilancio di sostenibilità? Esistono standard in materia di biodiversità? Scopri in questo articolo gli Standard GRI, SASB e ESRS. Approfondisci con le Pillole dall'Oasi, la Digital Academy di 3Bee per i Professionisti della Sostenibilità.

    Leggi l'articolo
    12/09/2023Di Elena Fraccaro
    1140 Visualizzazioni
    12/09/2023Di Elena Fraccaro
    1140 Visualizzazioni

    Bilancio di sostenibilità: gli standard di rendicontazione

    La reportistica di sostenibilità, a seguito della Nuova Direttiva CSRD, va pian piano affiancandosi sempre più alla rendicontazione ordinaria. Per una rendicontazione accurata e trasparente, emerge quindi la necessità per le aziende di affidarsi a standard specifici che offrono linee guida dettagliate su contenuti, organizzazione, definizione degli obiettivi, indicatori di performance, metodi di valutazione degli impatti. L'azienda può scegliere lo standard più adatto alle sue esigenze e alle aspettative degli stakeholder. Alcune organizzazioni adottano anche più di uno standard per garantire una maggiore copertura e trasparenza nei report. Ma quali sono gli standard più importanti a livello internazionale in uso per la rendicontazione non finanziaria?

    bilancio sostenibilità standard rendicontazione

    Gli standard GRI

    Il Global Reporting Initiative è un'organizzazione internazionale senza scopo di lucro fondata nel 1997, con lo scopo di promuovere la rendicontazione della sostenibilità. Nel 2016 il GRI ha pubblicato linee guida e indicatori per aiutare organizzazioni di qualsiasi dimensione, settore e paese a rendicontare in modo coerente e completo la loro performance ambientale, sociale e di governance. Gli Standard GRI sono suddivisi in tre categorie: standard universali, standard settoriali e standard tematici. Gli standard universali si applicano a tutte le organizzazioni che preparano un report di sostenibilità; gli standard settoriali - attualmente 40 - consentono una rendicontazione specifica e coerente degli impatti del settore in cui l’azienda opera; mentre gli standard tematici affrontano gli impatti economici, gli impatti ambientali su terra, aria, acqua ed ecosistemi, e gli impatti sulla società. Gli standard GRI sono i più utilizzati: tra le grandi aziende, 4 su 5 li utilizzano.

    standard GRI
    3Bee

    Gli indicatori SASB

    Gli indicatori SASB sono una serie di indicatori standardizzati che si possono utilizzare per comunicare le proprie performance in tema di sostenibilità in base al settore specifico di riferimento. Infatti, Il SASB, cioè Il Sustainability Accounting Standards Board, è un'organizzazione non-profit fondata nel 2011 con l'obiettivo di sviluppare e diffondere standard di reportistica specifici di settore che le imprese possono utilizzare per comunicare informazioni rilevanti per gli investitori. I SASB pubblicati nel 2022, sono diversi e specifici per 77 settori industriali e sono progettati per consentire alle imprese di tutto il mondo di identificare, gestire e comunicare agli investitori informazioni finanziariamente rilevanti sulla sostenibilità. Tutti gli Indicatori SASB vengono sviluppati attraverso un processo di consultazione pubblica e coinvolgimento degli stakeholder e vengono aggiornati periodicamente per riflettere gli sviluppi in materia di sostenibilità.

    indicatori SASB

    Gli Standard di reportistica ESRS

    Rispetto agli indicatori GRI e SASB - dal respiro decisamente più globale - gli standard di reportistica ESRS, sviluppati dall’EFRAG, sono specificamente rivolti alle aziende europee e sono allineati ai principi dell'UE in materia di sostenibilità. In sé per sé, l’EFRAG è un ente tecnico che si occupa di sviluppare standard di reportistica finanziaria e di omologare i principi contabili a livello internazionale. Tuttavia, nel 2021, l’EFRAG ha lanciato il proprio programma per lo sviluppo di standard di reportistica non finanziaria, chiamato EFRAG ESRS (European Sustainability Reporting Standards). Gli standard ESRS coprono una vasta gamma di temi, tra cui il cambiamento climatico, la biodiversità e non solo. Questi indicatori stabiliscono sia i requisiti che le regole per la rendicontazione da parte delle aziende e delle organizzazioni degli impatti, delle opportunità e, soprattutto, dei rischi legati alla sostenibilità. Questi standard sono al momento in bozza.

    standard ESRS
    3Bee

    Come scegliere gli standard di rendicontazione

    Ma gli standard esistenti non sono solo GRI, SASB e ESRS. Sono infatti presenti anche altre modalità di rendicontazione, per esempio gli standard ISO. L’Organizzazione Internazionale per la Standardizzazione ha sviluppato infatti una classe di standard, gli ISO 14000, che si riferiscono all’ambiente. Di questi ne esistono diverse declinazioni, tra cui la ISO 14001 sui sistemi di gestione ambientale o ancora la ISO 14040 sullo studio di LCA e così via. E quindi da dove deriva la decisione di un'impresa su quali standard adottare? Sicuramente da una valutazione sul settore di riferimento, sulla zona geografica e sui propri temi materiali. È importante ricordare che ISO e GRI sono due tra gli standard più consolidati, ma entrambi non considerano gli aspetti finanziari delle aziende. Al contrario, gli standard SASB aiutano a comunicare rischi e opportunità finanziarie legate alla sostenibilità e incoraggiano le aziende ad integrare la sostenibilità nella loro rendicontazione finanziaria.

    come scegliere gli standard di rendicontazione

    GRI 304: Biodiversità

    GRI 304 definisce i requisiti di rendicontazione in materia di biodiversità. Prevede un requisito e quattro divulgazioni specifiche sugli impatti sulla biodiversità che aiutano a comprendere come l'azienda sta gestendo la biodiversità e quali misure sta adottando per proteggere gli habitat naturali. Le divulgazioni riguardano l'approccio di gestione dell'azienda verso la biodiversità, l'identificazione delle aree protette o di elevato valore di biodiversità coinvolte nelle attività aziendali, gli impatti diretti e indiretti delle attività aziendali sulla biodiversità, le dimensioni e le posizioni delle aree di habitat protetti o ripristinati, i dettagli sull'efficacia delle misure adottate e il numero di specie minacciate coinvolte nelle attività aziendali. Attualmente il GRI 304 è in fase di revisione al fine di allinearsi con il Global Biodiversity Framework e la gerarchia di mitigazione, per assicurare maggiore trasparenza e responsabilità nella gestione degli impatti.

    biodiversità

    Pillole dall’Oasi - La Digital Academy di 3Bee

    Quali sono gli standard più importanti in uso per la rendicontazione non finanziaria? Come possono le aziende capire quali sono gli standard più adatti a loro? Quali sono gli standard più importanti in tema di biodiversità? Per rispondere a queste domande, e non solo, abbiamo lanciato il progetto Pillole dall'Oasi: la Digital Academy di 3Bee per i Professionisti della Sostenibilità, realizzata in collaborazione con Neutralia e Italian Tech Academy. Un percorso composto da 12 moduli dedicati alla formazione su tematiche legate alla sostenibilità d'impresa, con il coinvolgimento di 23 esperti appartenenti al mondo della ricerca, dell'innovazione, del business e della finanza. Un'opportunità non solo formativa, ma di ingresso in una community esclusiva per ricevere aggiornamenti mensili sulle novità del mondo della sostenibilità. Vuoi rendere tangibile l'impegno verso la salvaguardia dell'ambiente e assicurare la migliore formazione ai tuoi collaboratori?

    12/09/2023Di Elena Fraccaro
    1140 Visualizzazioni
    Altre news

    Potrebbe interessarti

    Newsletter
    newsletter
    Iscriviti alla newsletter "Gossip biodiverso"