Gli impollinatori che non ti aspetti

    Quando parliamo di impollinazione, pensiamo subito a insetti come api e bombi. Eppure, sebbene ottimi impollinatori, questi insetti non sono gli unici a contribuire a questo importante servizio ecosistemico.
    Gli impollinatori che non ti aspetti

    PROTEGGIAMO LE API

    campo fiori

    Che cos’è l’impollinazione?

    Potremmo definire l’impollinazione come quel processo utilizzato dalle piante per riprodursi. In termini pratici, consiste nel trasferimento del polline dalla struttura maschile a quella femminile di una pianta. Diverse specie di piante possono utilizzare diversi meccanismi per permettere l’impollinazione. Quella probabilmente più utilizzata, soprattutto nelle piante con fiore (Angiosperme) è quella veicolata dagli animali, detta impollinazione zoofila. Il 90% delle piante da fiore selvatiche dipende proprio dall’impollinazione veicolata dagli animali, tra cui moltissimi insetti. L’impollinazione animale, ma non solo, permette a moltissime piante di riprodursi premettendo così il corretto funzionamento degli ecosistemi e contribuendo alla conservazione degli habitat.

    melo

    L'importanza dell'impollinazione

    Sicuramente il processo dell’impollinazione è di vitale importanza, prima di tutto, per le piante, senza il quale non riuscirebbero a portare avanti la loro specie. Ma questo servizio ecosistemico è fondamentale anche per la nostra sopravvivenza. Basti pensare che oltre il 75% delle principali colture utilizzate in agricoltura si servono degli animali impollinatori per trasferire il polline da un fiore all'altro. Questo processo è quindi alla base anche della fornitura di un’ampia gamma di vitali servizi e benefici per l’uomo, come la produzione di alimenti, fibre e legname. Il valore economico del servizio di impollinazione animale è stimato in circa 153 miliardi di dollari a livello mondiale e circa 26 miliardi nella sola Europa, di cui 3 miliardi circa solo in Italia. La produzione agricola mondiale direttamente associata all'impollinazione rappresenta un valore economico stimato tra 235 e 577 miliardi di dollari.

    fiore

    Non solo animali...

    Abbiamo detto che l’impollinazione veicolata dagli animali è uno dei meccanismi più diffuso nel regno delle piante, soprattutto quelle che possiedono i fiori. Non è però l’unico. Molte altre piante, infatti, si servono dell’aiuto di altri fattori come vento (impollinazione anemofila) e acqua (impollinazione idrofila). Le piante che mettono in atto queste tipologie di impollinazione sono non presentano fiori e possiedono invece delle strutture maschili che producono polline e altre femminili adibite a riceverlo. Questi metodi di impollinazione sono stati tra i primi ad evolversi e vengono ancora utilizzati da piante come le Gimnosperme (ad esempio, i pini). Soprattutto l’impollinazione anemofila implica una grande produzione di polline per assicurarsi che almeno parte del polline prodotto riesca a raggiungere le strutture femminili e portare avanti la specie.

    pipistrello

    Anche i pipistrelli sono impollinatori

    Quando parliamo di impollinazione veicolata dagli animali, la prima immagine che ci viene in mente è probabilmente un’ape. Gli insetti non sono però gli unici animali che contribuiscono all’impollinazione. Infatti, soprattutto in alcune regioni tropicali, anche i pipistrelli ricoprono questo cruciale ruolo ecosistemico per più di 500 piante. Alcune specie di pipistrelli, infatti, si nutrono di nettare e per questo visitano i fiori di alcune piante che si aprono durante la notte. Durante la loro ricerca di cibo, entrano con il capo nel fiore sporcandosi di polline che trasporteranno su altre piante permettendo così l’impollinazione. La particolarità delle piante impollinate dai pipistrelli è che presentano fiori piuttosto grandi e che producono maggiori quantità di polline rispetto ad altre piante impollinate da altri animali.

    agave

    Tequila Bat-friendly

    A volte i pipistrelli sono gli unici impollinatori di alcune specie di piante. Un esempio è l’agave blu, il cui nome scientifico è Agave tequilana e fa ben intuire quale sia il suo principale utilizzo: quello della produzione della tequila. La produzione di questo distillato però rischia di mettere a rischio i pipistrelli. Questo perchè a causa della crescente domanda di tequila, i produttori hanno cominciato ad optare per le coltivazioni intensive di agave e per aumentare la produzione, vengono tagliati precocemente i fiori della pianta. Questo fa sì che aumenti il livello di zuccheri dell’agave, permettendo una maggior produzione di tequila, ma lasciando così a digiuno i pipistrelli. Questo processo comporta anche un impoverimento del terreno e del patrimonio genetico della pianta. Per contrastare questo fenomeno, molti produttori hanno unito le forze e producono una tequila “bat-friendly” che non prevede questi tipi di trattamenti.

    colibrì

    I colibrì

    Tra gli animali impollinatori possiamo annoverare anche i colibrì. Sono dei piccoli uccelli della famiglia Trochilidae, distribuiti esclusivamente in Nord e Sud America. Questi uccelli hanno l'abilità di rimanere di poter fare volo stazionario librandosi quasi immobile nell’aria, grazie al loro rapidissimo battito alare. Questa capacità permette loro di nutrirsi del loro cibo preferito, il nettare, mentre si trovano in aria. Come i colibrì, ci sono molte altre famiglie di uccelli che contribuiscono all’impollinazione come ad esempio la famiglia Nettarinidae, presenti in Africa e Asia e Meliphagidae presente invece solo in Australia, entrambe famiglie di uccelli passeriformi.

    opossum

    Tutto merito degli opossum

    Per alcune piante il processo dell’impollinazione è più complicato di altre. È quello che succede per la pianta Scybalium fungiforme, una pianta poco conosciuta presente in Brasile che, come suggerito dal nome, ha una forma che ricorda quella di un fungo.I suoi fiori sono coperti da brattee, foglie modificate che solitamente accompagnano le infiorescenze di molte piante. A causa della sua conformazione, non è così facile l’impollinazione per questa pianta. Dopo molti studi, alcuni ricercatori sono riusciti a dimostrare come l’impollinazione della S. fungiforme fosse possibile grazie all’intervento di alcuni particolari impollinatori: gli opossum. Questi piccoli marsupiali, infatti, riescono ad aprire le brattee della pianta scoprendo il fiore così da potersi nutrire di nettare. Così facendo, si sporcano di polline contribuendo all’impollinazione di questa pianta. Una volta sazi, il fiore della S. fungiformis rimane scoperto e quindi disponibile per tutti gli altri impollinatori.

    ragno granchio

    I ragni

    Per gli impollinatori, i fiori sono succulente mete su volare per un gustoso pasto. A volte però possono risultare fatali perché possono essere presenti sui fiori alcuni ragni della famiglia Thomisidae. Questi animali, detti anche ragni granchio per via della loro forma del corpo, si trovano spesso sui fiori, non perché si nutrono di polline o nettare, ma perché aspettano lì le loro prede. Infatti, sono predatori di moltissimi insetti impollinatori che volano verso la pianta alla ricerca di nettare ma incappano nel loro predatore. Passando da un fiore all’altro per cacciare le loro prede, anche questi ragni danno il loro contributo per l’impollinazione.

    cacao

    Come "nasce" il cacao

    Sicuramente gli insetti sono il gruppo di animali che più contribuisce all’impollinazione. Mai si crederebbe però che alcuni di loro possano essere degli impollinatori. È il caso di un vasto numero di specie di piccolissimi moscerini che sono responsabili dell’impollinazione delle piante di cacao. Sono moscerini che amano moltissimo il clima delle foreste tropicali, habitat ideale per le piante di cacao. Queste piante, però, a causa della forte richiesta di questo prodotto, sono ormai coltivate anche in moltissime altre parti del mondo, a volte in condizioni non proprio ideali. È il caso di alcune piantagioni di cacao presenti in Ghana, che hanno causato deforestazione non consentendo alle piante di cacao di crescere con l’ombra necessaria. Dal 2019 però, il governo ghanese ha aiutato i coltivatori a piantare alberi per creare ombra sui loro terreni. Il risultato è stato un aumento del 50% della resa dei raccolti, grazie al ritorno di un habitat adatto agli impollinatori.

    api biodiversità

    Difendiamo l'impollinazione

    Dato il grande valore ecosistemico che ricopre il servizio dell’impollinazione è facile capire quanto sia fondamentale preservarlo. Purtroppo, però, ad ora il processo dell’impollinazione è messo a dura prova perché molti protagonisti che portano avanti questo meccanismo sono in pericolo. Ad esempio gli insetti impollinatori, che costituiscono il 99,6% degli animali impollinatori, sono in continuo declino a causa di molteplici minacce causate dall’uomo tramite attività come l’agricoltura intensiva, l’uso di pesticidi e la perdita di habitat. Anche 3Bee è scesa in campo per la salvaguardia degli impollinatori con le Oasi della Biodiversità: habitat urbani e agroforestali creati in zone a bassa biodiversità con l’obiettivo di rigenerarla. Luoghi in cui la tecnologia si unisce alla natura per garantire la protezione e la rigenerazione degli ecosistemi, a beneficio degli impollinatori.

    Articolo curato da Marta Depetris

    Di Elena Fraccaro22 dicembre 2023
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    Domande Frequenti

    Hai dei dubbi o altre curiosità su questo articolo? Qui troverai spunti

    Che cos'è l'impollinazione?

    Potremmo definire l’impollinazione come quel processo utilizzato dalle piante per riprodursi. In termini pratici, consiste nel trasferimento del polline dalla struttura maschile a quella femminile di una pianta. Diverse specie di piante possono utilizzare diversi meccanismi per permettere l’impollinazione. Quella probabilmente più utilizzata, soprattutto nelle piante con fiore (Angiosperme) è quella veicolata dagli animali, detta impollinazione zoofila. Il 90% delle piante da fiore selvatiche dipende proprio dall’impollinazione veicolata dagli animali, tra cui moltissimi insetti ma non solo. L’impollinazione animale, ma non solo, permette a moltissime piante di riprodursi premettendo così il corretto funzionamento degli ecosistemi e contribuendo alla conservazione degli habitat

    Perché l'impollinazione è importante?

    Sicuramente il processo dell’impollinazione è di vitale importanza, prima di tutto, per le piante, senza il quale non riuscirebbero a portare avanti la loro specie. Ma questo servizio ecosistemico è fondamentale anche per la nostra sopravvivenza. Basti pensare che oltre il 75% delle principali colture utilizzate in agricoltura si servono degli animali impollinatori per trasferire il polline da un fiore all'altro. Questo processo è quindi alla base anche della fornitura di un’ampia gamma di vitali servizi e benefici per l’uomo, come la produzione di alimenti, fibre e legname. Il valore economico del servizio di impollinazione animale è stimato in circa 153 miliardi di dollari a livello mondiale e circa 26 miliardi nella sola Europa, di cui 3 miliardi circa solo in Italia. La produzione agricola mondiale direttamente associata all'impollinazione rappresenta un valore economico stimato tra 235 e 577 miliardi di dollari.

    I pipistrelli sono impollinatori?

    Quando parliamo di impollinazione veicolata dagli animali, la prima immagine che ci viene in mente è probabilmente un’ape. Gli insetti non sono però gli unici animali che contribuiscono all’impollinazione. Infatti, soprattutto in alcune regioni tropicali, anche i pipistrelli ricoprono questo cruciale ruolo ecosistemico per più di 500 piante. Alcune specie di pipistrelli, infatti, si nutrono di nettare e per questo visitano i fiori di alcune piante che si aprono durante la notte. Durante la loro ricerca di cibo, entrano con il capo nel fiore sporcandosi di polline che trasporteranno su altre piante permettendo così l’impollinazione. La particolarità delle piante impollinate dai pipistrelli è che presentano fiori piuttosto grandi e che producono maggiori quantità di polline rispetto ad altre piante impollinate da altri animali.

    I colibrì sono impollinatori?

    Tra gli animali impollinatori possiamo annoverare anche i colibrì. Sono dei piccoli uccelli della famiglia Trochilidae, distribuiti esclusivamente in Nord e Sud America. Questi uccelli hanno l'abilità di rimanere di poter fare volo stazionario librandosi quasi immobile nell’aria, grazie al loro rapidissimo battito alare. Questa capacità permette loro di nutrirsi del loro cibo preferito, il nettare, mentre si trovano in aria. Come i colibrì, ci sono molte altre famiglie di uccelli che contribuiscono all’impollinazione come ad esempio la famiglia Nettarinidae, presenti in Africa e Asia e Meliphagidae presente invece solo in Australia, entrambe famiglie di uccelli passeriformi.

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