Gli impollinatori che non ti aspetti

    Quando parliamo di impollinazione si pensa subito alle api, e non si può certo dire che sia sbagliato, ma sai che ci sono anche altri animali che contribuiscono al mantenimento della biodiversità e all'equilibrio degli ecosistemi?
    Gli impollinatori che non ti aspetti

    PROTEGGIAMO LE API

    Il lavoro degli impollinatori

    L’impollinazione, ovvero il trasporto dei granelli di polline dalla parte maschile a quella femminile necessario per la fecondazione e la produzione dei semi, è un processo fondamentale per la sopravvivenza dell’uomo e della biodiversità. Le protagoniste di questo fenomeno sono le api, in quanto il 75% della produzione di frutta e verdura dipende da loro. A causa dei cambiamenti climatici, dell’’estrema urbanizzazione, delle colture intensive e dei parassiti come la varroa, le api e molti animali impollinatori stanno notevolmente diminuendo. Per questo motivo 3Bee ha creato il progetto “Adotta un alveare”, che permette di proteggere le api e la biodiversità.

    Insetti

    Partiamo rimanendo nell’ambito degli insetti, che tra l’altro troviamo in ricche quantità anche sul territorio italiano. Abbiamo tra gli animali prònubi (impollinatori) le farfalle e i coleotteri. Le farfalle si nutrono principalmente di nettare, proprio come le api. Per questo motivo sono dotate di una lunga proboscide che gli permette di succhiare il nettare dei fiori. In Italia ne sono state individuate ben 270 specie. Per quanto riguarda i coleotteri, invece, la situazione è un po’ più complicata dato che non sono dotati di proboscide e non sono ricoperti di peli rendendo così l’impollinazione meno efficace. Tuttavia anche questi insetti amano nutrirsi di nettare e scelgono come luogo riproduttivo le corolle dei fiori. Restando invece con le zampe per terra troviamo le formiche e le cavallette. Per loro l’impollinazione avviene più per motivi di spostamento che per bisogni biologici, muovendosi tra i prati o i campi trasportano il polline sulle loro schi

    Rettili

    Tra le categorie più sottovalutate e poco citate per quanto riguarda il processo di impollinazione abbiamo i rettili, in particolare le lucertole. In Italia, durante il periodo estivo sono molto diffuse, in particolare la Posarcis Siculus, comunemente chiamata lucertola di campagna. Anche in questo caso abbiamo un processo di impollinazione che si basa sul movimento delle piante durante il passaggio della lucertola e sul trasporto attraverso il suo corpo. Una curiosità sull’attività di impollinazione delle lucertole è stata rivelata in Sud Africa. Due ricercatori hanno infatti scoperto una pianta totalmente verde e priva di fiori colorati con parecchio polline. I fiori verdi della Guthriea capensis hanno attirato l’attenzione delle lucertole grazie al loro essere ancorati al terreno e al loro profumo intenso. Il polline, molto appiccicoso, si attacca al corpo delle lucertole le quali lo diffondo per la foresta. Insomma, in natura ogni specie è utile e speciale!

    Uccelli

    Le farfalle, le api e i coleotteri non sono certo gli unici animali capaci di volare che contribuiscono all’impollinazione. Esistono infatti specie di uccelli che contribuiscono all’impollinazione, in particolare nelle zone tropicali. I Trochilidi (di cui fanno parte i Colibrì) sono molto diffusi in Sud e Centro America, i melifagidi, sono presenti in Oceania; gli Zosteropidi in Africa, Asia e Medio Oriente proprio come i Nettarinidi. Sfortunatamente, sembra che neanche gli uccelli se la passino molto bene. Secondo uno studio del Global Trends in the Status of Bird and Mammal Pollinators, realizzato in collaborazione anche l'Università La Sapienza di Roma, negli ultimi decenni 2,4 specie di uccelli e mammiferi impollinatori sono diventati specie ad alto rischio di estinzione.

    Mammiferi

    Anche i mammiferi non si tirano indietro per quanto riguarda la missione impollinazione. Il mammifero che a livello mondiale contribuisce maggiormente a questo arduo compito è il pipistrello. Sono ben 528 le specie di piante impollinate da specie diverse di pipistrello. Ancora una volta il loro aiuto è fondamentale in Asia, Australia e Centro-Sud America. In particolare i pipistrelli della frutta prediligono alberi con fiori grandi e bianchi, più visibili durante le ore notturne, come ad esempio i fiori di Durio Zibethinus e di Ochroma Pyramidale. Più di tutti l’impollinatore che non ci si aspetta è l’opossum! In Brasile questo curioso animale riesce ad impollinare la rara Scybalium fungiforme, pianta che deve il suo nome a causa della somiglianza a un fungo. La tecnica dell’opossum consiste nell’aprire le foglie grazie ai suoi pollici opponibili così da arrivare al fiore. L’impollinazione avviene così sia direttamente che indirettamente, aprendo la strada agli altri insetti.

    Di Elena Fraccaro18 ottobre 2022
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