Impegno ambientale: certificazioni e label per le imprese
È possibile certificare la sostenibilità delle imprese? Scopri in questo articolo la dimensione del labeling e delle etichette ambientali fino alla proposta di Direttiva sui green claim. Approfondisci con le Pillole dall'Oasi, la Digital Academy di 3Bee per i Professionisti della Sostenibilità.- Torna suSu
Dai crediti di carbonio alla dimensione del labeling
Abbiamo visto che acquistando crediti di carbonio le aziende possono arrivare a
L’importanza dei dati scientifici per le certificazioni
In primo luogo è importante sottolineare che
La nuova Direttiva sui Claim Green
La maggior parte dei
Dai Green Claim alle etichette ambientali di prodotto
Se è vero che da un lato la Direttiva causerà un grande danno economico alle imprese che espongono
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Le
Domande Frequenti
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Esiste un modo per attestare che un prodotto è sostenibile?
In primo luogo è importante sottolineare che non esiste una certificazione che possa attestare che un prodotto sia "sostenibile". Esistono però molteplici etichettature che vanno a toccare diversi aspetti del prodotto. Un secondo aspetto fondamentale è l’importanza di dare supporto a queste dichiarazioni con dati e calcoli scientifici, per non incorrere in rischi di comunicazioni poco trasparenti che possono essere dannosi per imprese e consumatori. A tal proposito esiste al momento una proposta della Commissione Europea per una Direttiva sull'attestazione e sulla comunicazione delle asserzioni ambientali esplicite.
Che cosa prevede la nuova Direttiva sui Claim Green?
La maggior parte dei claim realizzati dalle aziende corrono il rischio, sotto la nuova Direttiva, di essere tacciati di greenwashing. A febbraio 2021, infatti, la Commissione Europea e le autorità nazionali di tutela dei consumatori hanno condotto un’indagine con lo scopo di identificare le violazioni del diritto dei consumatori europei nei mercati online. Sono state analizzate le affermazioni ‘ecologiche’ dei settori di abbigliamento, cosmetici ed elettrodomestici. Le autorità nazionali per la protezione dei consumatori avevano modo di ritenere che il 42% dei casi le affermazioni fossero esagerate, false o ingannevoli e potessero essere qualificate come pratiche commerciali sleali. In particolare, sono stati esaminati 344 messaggi considerati dubbi: in più della metà dei casi non venivano fornite informazioni sufficienti per consentire ai consumatori di giudicare l’esattezza delle affermazioni.
Quali saranno le conseguenze della Direttiva?
Se è vero che da un lato la Direttiva causerà un grande danno economico alle imprese che espongono claim green poco accertati e chiari, è anche vero che con il proliferare di queste affermazioni si fa sempre più forte la necessità di creare delle normative per regolare ciò che le aziende possono comunicare ai consumatori. Le aziende che hanno infatti solide basi per i propri claim non verranno danneggiate dalla Direttiva, ma la potranno sfruttare come opportunità per differenziarsi dalle altre aziende. Ma quindi, quali sono le etichette che le imprese possono utilizzare? Sul mercato sono presenti diverse tipologie di etichette ambientali di prodotto, che nella maggior parte dei casi sono una scelta volontaria e sono regolate dalla norma ISO 14020.