Direttiva Habitat: cos'è e cosa prevede

    La Direttiva Habitat e la rete Natura 2000 rappresentano uno dei più importanti strumenti normativi per la conservazione e la protezione dell'ambiente naturale in Europa. Scopri perché sono fondamentali per proteggere la diversità biologica e come 3Bee si impegna nella tutela della biodiversità.
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    Airone_Habitat

    Che cos'è la Direttiva Habitat

    Senza un’adeguata protezione e senza dare un valore appropriato alle nostre risorse naturali, queste rischiano di essere sacrificate in favore di attività economiche più redditizie, almeno nel breve periodo. La Direttiva Habitat, o meglio “Direttiva n. 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche”, nasce per proteggere quelle aree in cui crescono e proliferano specie a rischio o magari una “specie bandiera”, cioè una specie scelta come simbolo di un problema ambientale e che spesso rappresenta un modo per proteggere interi ecosistemi naturali.

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    Direttiva Habitat: lo scopo

    La Direttiva Habitat “ha lo scopo di promuovere il mantenimento della biodiversità mediante la conservazione degli habitat naturali nel territorio europeo”. Per farlo, in sostanza, vengono attuate delle misure per individuare, classificare e proteggere una serie di habitat particolarmente importanti e, successivamente, vengono tutelati istituendo le Zone Speciali di Conservazione (Z.S.C.). Questi siti, inclusi nella rete Natura 2000, derivano dai Siti di Importanza Comunitaria (S.I.C.) e la creazione di queste zone protette ha il chiaro e preciso scopo di conservare habitat delicati e che includono specie a rischio.

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    Da cosa deriva la Direttiva Habitat

    La direttiva Habitat, a sua volta, deriva dalla Direttiva Uccelli, un primo e importantissimo passo compiuto dall’Unione Europea nella direzione della conservazione della natura. Lo scopo di questa direttiva è limitare la caccia verso le specie minacciate e contemporaneamente migliorare la gestione delle aree naturali istituite per proteggerli. Dal punto di vista moderno, limitare la caccia e migliorare la conservazione delle specie ci può apparire come qualcosa di assodato, ma va considerato che la Direttiva Uccelli è stata istituita nel lontano 1979, quando ancora la moderna idea di conservazione della natura doveva ancora prendere piede.

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    Natura 2000: che cos’è

    L’abbiamo già introdotta prima, ma questa importante rete di zone protette merita un breve approfondimento. Natura 2000 è una sorta di catalogo di zone protette, divise a seconda del tipo di habitat. La sua istituzione è parallela alla Direttiva Habitat e, ad oggi, è la più grande rete coordinata di zone protette esistente al mondo e viene costantemente aggiornata ogni qualvolta gli stati membri aggiungono una nuova area o ne modificano una pre-esistente. Questa rete favorisce anche il flusso genetico tra diverse popolazioni di specie e la migrazione degli organismi, contribuendo alla vitalità degli ecosistemi. Il mantenimento di questa rete è estremamente importante perché anche se si tratta di un provvedimento europeo, i singoli stati gestiscono le aree in modo autonomo.

    Asinara

    Siti di Interesse Comunitario (S.I.C.)

    I Siti di Interesse Comunitario (S.I.C.) sono aree rilevanti dal punto di vista ambientale, definiti dalla Direttiva Habitat dell'Unione Europea. Un S.I.C. è un'area scelta in base a diversi fattori, innanzitutto perché fanno parte di Natura 2000 e servono a mantenere e migliorare la connettività della rete. I S.I.C. contribuiscono in modo significativo alla conservazione degli habitat naturali e delle specie animali e vegetali rare o minacciate, come specificato nella direttiva Habitat. Questi luoghi fungono da santuari per la biodiversità, aiutando a preservare la varietà di vita sulla Terra. Inoltre, i SIC giocano un ruolo significativo nel mantenimento della biodiversità a livello regionale. La loro preservazione impatta positivamente sull'ecosistema circostante, contribuendo alla salute complessiva dell'ambiente naturale nella regione in cui si trovano.

    Frasassi

    Zone di Protezione Speciale (Z.S.C.)

    Le Zone di Protezione Speciale (Z.S.C.) sono, in sostanza, dei S.I.C. protetti che attuano quelle misure di conservazione suggerite dalla Direttiva Habitat e sono aree cruciali per la conservazione della biodiversità in Europa. Le Z.S.C. sono un pilastro nella protezione della natura europea, promuovendo la conservazione degli ecosistemi vitali e delle specie minacciate. Questi siti fungono da rifugi sicuri per la fauna e la flora, svolgendo un ruolo fondamentale nella preservazione dell'equilibrio ecologico e sono selezionati proprio per la presenza di habitat naturali e di specie di forte rilevanza ecologica.

    Valli_Comacchio

    Esempi di aree protette

    Qualche esempio Un esempio di un’area protetta creata proprio grazie alle misure citate prima, è l’area del Delta del Po. L'area delle Valli di Comacchio è una Z.S.C. di oltre 16.000 ettari situata tra le province di Ravenna e Ferrara e comprende una rilevante parte degli ecosistemi con acque salmastre e vegetazione alofila (cioè adattata a vivere in terreni ricchi di sali) ed è uno dei più importanti siti protetti di zone salmastre. Comprende 7 diversi Habitat inclusi in Natura 2000, diverse specie vegetali delicate, come Salicornia veneta (specie di interesse comunitario), decine di specie di uccelli, tra cui il Fratino, la specie endemica di tartaruga Emys orbicularis e, tra gli insetti, è segnala Lycaena dispar, una farfalla identificata come specie di interesse comunitario.

    Fenicotteri

    Il ruolo cruciale di Direttiva Habitat e rete Natura 2000

    In sintesi, la Direttiva Habitat e la rete Natura 2000 giocano un ruolo fondamentale nella conservazione dell'ambiente naturale in Europa. Attraverso l'identificazione, la protezione e la gestione attiva di habitat e specie, queste iniziative contribuiscono in modo significativo alla promozione della sostenibilità ambientale, della biodiversità e del benessere delle generazioni presenti e future. Tuttavia, è essenziale che gli Stati membri si impegnino a implementare appieno queste direttive e ad assicurarne l'efficace attuazione per garantire un futuro sano per l'ambiente europeo. In questo contesto si inserisce 3Bee con il suo approccio rivoluzionario nella conservazione della biodiversità: grazie all'uso di tecnologie innovative, all'interno delle Oasi della Biodiversità, 3Bee ascolta gli impollinatori e raccoglie dati quantificabili loro stato di salute e sull'habitat che li ospita, rendendoli accessibili a tutti.

    Voci dalle Oasi 3Bee

    “Voci dalle Oasi”: la playlist di 3Bee per la biodiversità

    In vista della Giornata Mondiale dell’Habitat 2023, 3Bee lancia “Voices from the Oases” (Voci dalle Oasi), la prima ed unica playlist disponibile su Spotify, che suona per la salvaguardia della biodiversità riproducendo i suoni unici degli impollinatori registrati dalla tecnologia proprietaria Spectrum. Il progetto è affiancato da una speciale campagna che 3Bee ha realizzato con il supporto di Metro 5 Milano: nelle stazioni di Milano Porta Garibaldi e Lotto infatti, fino al 15 ottobre 2023, saranno presenti oltre 50 affissioni interamente dedicate agli insetti impollinatori, preziosi custodi della biodiversità. I viaggiatori potranno immergersi in una vera e propria mostra musicale dedicata al tema, che simboleggia un urgente richiamo all'azione per proteggere il nostro fragile ecosistema. La perdita di biodiversità infatti, proprio perché non è monitorata, è un’emergenza urgente da affrontare.

    Di Niccolò Patelli2 ottobre 2023
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    Domande Frequenti

    Hai dei dubbi o altre curiosità su questo articolo? Qui troverai spunti

    Cos'è la Direttiva Habitat?

    È un provvedimento dell’UE che “ha lo scopo di promuovere il mantenimento della biodiversità mediante la conservazione degli habitat naturali nel territorio europeo”. Nasce per proteggere quelle aree in cui crescono e proliferano specie a rischio o magari una “specie bandiera”, cioè una specie scelta come simbolo di un problema ambientale e che spesso rappresenta un modo per proteggere interi ecosistemi naturali. Per farlo, in sostanza, vengono attuate delle misure per individuare, classificare e proteggere una serie di habitat particolarmente importanti e, successivamente, vengono tutelati istituendo le Zone Speciali di Conservazione (Z.S.C.). Questi siti, inclusi nella rete Natura 2000, derivano dai Siti di Importanza Comunitaria (S.I.C.) e la creazione di queste zone protette ha il chiaro e preciso scopo di conservare habitat delicati e che includono specie a rischio.

    Da cosa deriva la Direttiva Habitat?

    La direttiva Habitat, a sua volta, deriva dalla direttiva Uccelli, un primo e importantissimo passo compiuto dall’Unione Europea nella direzione della conservazione della natura. Lo scopo di questa direttiva è limitare la caccia verso le specie minacciate e contemporaneamente migliorare la gestione delle aree naturali istituite per proteggerli. Dal punto di vista moderno, limitare la caccia e migliorare la conservazione delle specie ci può apparire come qualcosa di assodato, ma va considerato che la Direttiva Uccelli è stata istituita nel lontano 1979, quando ancora la moderna idea di conservazione della natura doveva ancora prendere piede.

    Che cos'è Natura 2000?

    Natura 2000 è una sorta di catalogo di zone protette, divise a seconda del tipo di habitat. La sua istituzione è parallela alla Direttiva Habitat e, ad oggi, è la più grande rete coordinata di zone protette esistente al mondo e viene costantemente aggiornata ogni qualvolta gli stati membri aggiungono una nuova area o ne modificano una pre-esistente. Questa rete favorisce anche il flusso genetico tra diverse popolazioni di specie e la migrazione degli organismi, contribuendo alla vitalità degli ecosistemi. Il mantenimento di questa rete è estremamente importante perché anche se si tratta di un provvedimento europeo, i singoli stati gestiscono le aree in modo autonomo.

    Cosa sono i Siti di Interesse Comunitario (S.I.C.) ?

    Siti di Interesse Comunitario (S.I.C.) sono aree rilevanti dal punto di vista ambientale, definiti dalla direttiva Habitat dell'Unione Europea. Un S.I.C. è un'area scelta in base a diversi fattori, innanzitutto perché fanno parte di Natura 2000 e servono a mantenere e migliorare la connettività della rete. I S.I.C. contribuiscono in modo significativo alla conservazione degli habitat naturali e delle specie animali e vegetali rare o minacciate, come specificato nella direttiva Habitat. Inoltre, i SIC giocano un ruolo significativo nel mantenimento della biodiversità a livello regionale.

    Cosa sono le Zone di Protezione Speciale (Z.S.C.)?

    Le Zone di Protezione Speciale (Z.S.C.) sono, in sostanza, dei S.I.C. protetti che attuano quelle misure di conservazione suggerite dalla direttiva Habitat e sono aree cruciali per la conservazione della biodiversità in Europa. Le Z.S.C. sono un pilastro nella protezione della natura europea, promuovendo la conservazione degli ecosistemi vitali e delle specie minacciate. Questi siti fungono da rifugi sicuri per la fauna e la flora, svolgendo un ruolo fondamentale nella preservazione dell'equilibrio ecologico e sono selezionati proprio per la presenza di habitat naturali e di specie di forte rilevanza ecologica.

    Qual è il ruolo di questi provvedimenti?

    In sintesi, la Direttiva Habitat e la rete Natura 2000 giocano un ruolo fondamentale nella conservazione dell'ambiente naturale in Europa. Attraverso l'identificazione, la protezione e la gestione attiva di habitat e specie, queste iniziative contribuiscono in modo significativo alla promozione della sostenibilità ambientale, della biodiversità e del benessere delle generazioni presenti e future. Tuttavia, è essenziale che gli Stati membri si impegnino a implementare appieno queste direttive e ad assicurarne l'efficace attuazione per garantire un futuro sano per l'ambiente europeo.

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