Cosa Bisogna Fare Se Ci Si Imbatte In Uno Sciame D’Api?

Forse non a tutti capiterà, nella vita, di imbattersi in uno sciame d’api nel cuore di una città come New York. Sarà molto più probabile, invece, trovarlo in zone più o meno tranquille, durante in periodo di maggio. Ma perché le api sciamano? Che cosa devo fare se trovo uno sciame d’api?

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Cos’è la sciamatura?

Iniziamo facendo un po’ di chiarezza. Quando si parla di sciamatura, si intende la partenza definitiva di una regina dell’alveare, seguita da un folto numero di giovani operaie e qualche fuco. Questo fenomeno è del tutto naturale: esso rappresenta, infatti, l’unica possibilità di riproduzione del “superorganismo” alveare. Il meccanismo che guida la sciamatura è molto affascinante e ci fa capire quanto bene è organizzata la società delle api. Scopriamo insieme i processi fondamentali.

Le cause della sciamatura

L’alveare giunge a un momento del suo sviluppo in cui sente la necessità di dividersi: una parte abbandona la famiglia d’origine per creare una nuova colonia, mentre l’altra rimane nell’arnia per allevare una nuova regina che deponga altre uova. I fattori che spingono la famiglia a dividersi sono svariati, alcuni di natura interna e altri di natura esterna. Generalmente, più la famiglia è numerosa e forte, più svilupperà tendenza a sciamare, anche perché verrebbe a mancare lo spazio all’interno dell’alveare per l’ulteriore sviluppo della famiglia. Anche la presenza di una regina vecchia può favorire la sciamatura perché i feromoni che rilascia non sono sufficienti e non percepiti da tutte le api, le quali, di conseguenza, si attivano per far nascere una nuova regina che porti avanti la crescita della colonia. Inoltre, anche clima, andamento del raccolto e posizione dell’arnia possono influire.

I segni rivelatori

I segni rivelatori di una famiglia che si appresta a sciamare sono riconosciuti dall’occhio attento dell’apicoltore: tanti fuchi e celle reali che vengono costruite sui bordi del favo sono chiari indizi che si sta entrando nella fase cosiddetta della “febbre della sciamatura“. Non tutti, però, hanno la fortuna di poter ispezionare un’arnia. Per fortuna, ci sono dei segnali che anche i non addetti ai lavori possono cogliere. Ad esempio, api che si apprestano a sciamare si radunano sul predellino esterno dell’arnia e formano la famosa “barba“, che deve il suo nome alla tipica struttura a grappolo che adottano le api.

Come avviene la sciamatura?

Una volta che si mettono in moto i meccanismi che portano alla sciamatura, è piuttosto complicato evitare che si verifichi questo fenomeno. Gli apicoltori mettono in gioco tutta la loro abilità e dedizione per evitare di perdere la famiglia. Sfortunatamente, non sempre ci riescono. Vediamo insieme che cosa succede in questo caso. Una volta preso il volo, lo sciame di solito si posa su un ramo o un altro tipo di supporto, anche se può accadere che decida di posarsi a terra. Rimane in quel luogo per qualche ora o addirittura per giorni. Stanno già costruendo un nuovo nido? No, in quel momento le api stanno ancora scegliendo dove andare a insediarsi definitivamente. Le esploratrici, infatti, cercano assiduamente il posto migliore per la nuova famiglia, spesso cavità negli alberi o fra le rocce. Ogni esploratrice condivide con le altre la posizione del luogo che ritiene più adatto attraverso il meccanismo della danza.

Cosa bisogna fare quando ci si imbatte in uno sciame d’api?

Il mondo delle api è veramente affascinante, ma se nella realtà ci trovassimo di fronte a un ronzante sciame composto da 10.000-30.000 api, come dovremmo comportarci Innanzitutto, bisogna stare calmi ed evitare movimenti bruschi. È importante sapere che le api che sciamano hanno un’indole docile e non sono particolarmente aggressive. Prima di sciamare, infatti, riempiono le loro sacche melarie di scorte per poter provvedere ai bisogni dello sciame e proprio per questo motivo diviene loro impossibile pungere, perché per farlo dovrebbero piegare l’addome, che però è pieno di cibo. Non sono, quindi, particolarmente pericolose. Ciononostante, bisogna lasciar fare agli esperti che sanno come maneggiarle. Le api, inoltre, sono specie protetta e non è consentito abbatterle.

Chi chiamare?

Se le api hanno appena sciamato, probabilmente si troveranno molto vicino all’apiario da cui sono partite. Per questo motivo sarebbe opportuno contattare direttamente l’apicoltore, che potrà così recuperare il proprio sciame fuggitivo. Se, invece, non si è a conoscenza di apiari nelle vicinanze, si può contattare un qualsiasi apicoltore, un’associazione apistica o addirittura il 115, numero di emergenza dei Vigili del fuoco. Essi dispongono, infatti, dell’elenco di tutti gli apicoltori operanti nella zona e potranno comunicare l’esigenza di recupero di uno sciame.

Attenzione ai nidi!

Nel caso in cui, invece, ci si imbattesse in uno sciame che ha già iniziato a nidificare, allora bisogna stare molto più attenti. È proprio in corrispondenza dei loro nidi che le api si fanno più aggressive: le api guardiane, infatti, pattugliano l’entrata in modo da allontanare i pericoli e difendere la famiglia. Anche in questo caso, si consiglia di mantenere la calma, evitare movimenti bruschi e allontanarsi il prima possibile. Sarà poi necessario contattare un apicoltore o i Vigili del fuoco affinché si occupino del recupero dello sciame. Non bisogna mai procedere con metodi fai-da-te o tramite l’utilizzo di sostanze tossiche e insetticide: lasciar agire gli esperti è sempre la soluzione migliore.

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Il periodo della sciamatura è molto intenso per gli apicoltori e curare le proprie api risulta essere davvero faticoso. Per questo motivo, 3Bee ha ideato un sistema di monitoraggio per alveari che aiuti l’apicoltore a gestire meglio il proprio apiario e avere api più forti e in salute. Affrontare con una marcia in più il periodo della sciamatura è solo uno dei vantaggi che si ricavano dall’utilizzo del sistema di monitoraggio Hive-Tech! Scopri anche tu tutte le caratteristiche di questi innovativi prodotti! Se invece sei solo un appassionato di api e vorresti conoscere più da vicino questi fantastici insetti, adotta un alveare 3Bee! Oltre al miele prodotto, potrai controllare da remoto le api e il loro sviluppo!

Di Elena 3Bee19 aprile 2018Condividi

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